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Teatro Eliseo, concerto in ricordo di Ida Magli

Sono molto orgoglioso di fare un omaggio alla mia amica ‎Ida Magli al concerto di domenica all’Eliseo

Concerto in ricordo di Ida Magli domenica 13 marzo 2016, ore 12.00 Teatro Eliseo

Orchestra del Conservatorio “Santa Cecilia” direttore Dario Lucantoni, programma: Zoltan Kodaly (1882-1967) Fölszállot a páva (Il pavone volò), variazioni sopra un tema popolare magiaro per grande orchestra PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ (1840-1893) Ouverture fantastica Romeo e Giulietta in si minore a fine concerto, ore 13.00, intervengono: Barbara Palombelli, Giordano Bruno Guerri, Luca Barbareschi.

A poche settimane dalla scomparsa di Ida Magli, antropologa e scrittrice, autrice di Matriarcato e potere delle donne e di Gesù di Nazareth, Tabù e trasgressione il Teatro Eliseo, in collaborazione con il Conservatorio “Santa Cecilia”, le dedica il concerto di domenica 13 marzo e, a seguire, i suoi amici Barbara Palombelli, Giordano Bruno Guerri e Luca Barbareschi ricorderanno sul palco questa grande figura femminile, sempre molto attenta alle questioni delle donne e della religione.

«Sono molto orgoglioso di fare un omaggio alla mia amica ‎Ida Magli al concerto di domenica all’Eliseo, spiega il direttore artistico Luca Barbareschi, Persona di grande coerenza, intelligenza e sempre lucida nell’analisi degli epifenomeni economici e religiosi nel mondo. Ida Magli è stata per noi tutti fonte di ispirazione nel suo ruolo di antropologa e fine osservatrice politica». Aggiunge Giordano Bruno Guerri: «Ida Magli ha indagato la complessità delle culture umane attraverso criteri mai usati in precedenza.

È stata un punto di riferimento per i suoi allievi, che la amavano, e per chiunque comprendesse la straordinaria particolarità del suo approccio al sapere. Perché lei, con l’antropologia culturale, insegnava a capire, a pensare, a guardare il mondo con occhi diversi, squarciando l’ovvio che vela ogni cosa».

A suggello di questa giornata di ricordo i giovani interpreti dall’Orchestra del Conservatorio “Santa Cecilia”, questa volta guidata dalla bacchetta del M° Dario Lucantoni, si cimenteranno in un programma di alto virtuosismo sinfonico.

Si comincia con le Variazioni sopra un tema popolare magiaro per grande orchestra sinfonica di Zoltàn Kodàly, composizione eccezionalmente difficile, sia per le armonie particolarissime, tipiche della musica tradizionale ungherese, che per le dinamiche e i timbri delicati ed espressivi. Kodàly fu uno dei primi compositori dell’Est a considerare seriamente le melodie arcaiche del suo popolo tramandate oralmente, approfondendo l’etnomusicologia come il collega ed amico Bèla Bartok. La vasta gamma di colori e fraseggi presenti nelle Variazioni può essere interpretata come l’insieme delle sfumature musicali di un intero popolo, partendo da un tema enunciato all’inizio e poi ripresentato in un ricco affresco interpretativo, fatto appunto di numerose variazioni ed innumerevoli interventi da parte delle singole sezioni orchestrali. 

Seguirà poi un autentico capolavoro romantico del repertorio sinfonico: l’Ouverture fantastica in si minore di Cajkovskij, meraviglioso brano che il compositore realizzò dopo essere stato ispirato dall’opera di William Shakespeare. Si tratta di un “poema sinfonico” in forma sonata con un’introduzione ed un epilogo, straordinario nella sua struttura poiché capace di ricreare musicalmente tutti i momenti caratteristici della tragedia: dal mesto, primo tema di Frate Lorenzo, al celebre tema d’amore ispirato alla scena del balcone, sino ai momenti concitati che riproducono gli scontri fra Montecchi e Capuleti. 

Teatro Eliseo Via Nazionale, 183 — 00184 Roma

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