TARI raddoppiata, a Roma inviate 45.000 cartelle da pagare immediatamente | Importi fino a 1.200€, cittadini disperati

Scoppia il caso tari-romait.it
Panico nella capitale, l’imposta raddoppia e chi non paga la spazzatura riceve subito cartelle di pagamento da capogiro
Ogni anno torna puntuale, insieme alle bollette e ad altre imposte locali, ma molti italiani ancora oggi non sanno esattamente che cos’è la Tari e a cosa serva. Eppure si tratta di una delle tasse comunali più importanti, destinata a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.
In altre parole, la tari o tassa sui rifiuti serve a finanziare il ciclo di gestione dei rifiuti: dalla raccolta porta a porta alla pulizia delle strade, dal conferimento in discarica al trattamento dei materiali riciclabili.
Introdotta nel 2014, ha sostituito le precedenti imposte comunali sui rifiuti con l’obiettivo di rendere più equo il sistema e di responsabilizzare i cittadini. L’importo dovuto varia da comune a comune, perché ogni amministrazione stabilisce le proprie tariffe in base ai costi del servizio locale e ai metri quadrati dell’immobile.
In genere si tiene conto anche del numero di occupanti, per modulare la tassa sulla base della potenziale produzione di rifiuti.
Se non paghi ecco cosa accade
Pagare la Tari, insomma, non significa soltanto adempiere a un obbligo fiscale, ma contribuire in modo diretto al buon funzionamento della città. Grazie a questo gettito, le aziende partecipate o affidatarie possono garantire la pulizia delle strade, il ritiro regolare dei cassonetti e la gestione delle isole ecologiche. Tuttavia, negli ultimi anni la tassa è diventata una delle più discusse, perché i cittadini spesso percepiscono un divario tra quanto pagano e la qualità del servizio ricevuto.
Questo tributo si paga ogni anno, di norma in una o più rate, a seconda di quanto previsto dal proprio Comune. Le scadenze vengono indicate direttamente nell’avviso di pagamento, che di solito arriva tramite posta o in formato elettronico.
Ma attenzione, perché non pagare la tari può avere conseguenze pesanti. In caso di mancato versamento, gli enti preposti possono inviare cartelle esattoriali con sanzioni, interessi e spese aggiuntive. In molti comuni, chi non salda entro i termini riceve un sollecito, ma in caso di ulteriore inadempienza scattano le procedure di recupero coattivo.

Una pioggia di cartelle
Ed è proprio questo il punto critico delle ultime settimane. A Roma stanno arrivando numerose cartelle ai contribuenti, alcune delle quali sembrano contenere errori o richieste anomale. Diversi cittadini hanno segnalato importi raddoppiati o riferiti a immobili che non occupano più. La situazione, racconta RomaToday, riguarda in particolare le comunicazioni inviate da Ama, la società che gestisce il servizio di igiene urbana nella Capitale.
Secondo quanto riportato, si tratterebbe in parte di cartelle pazze dovute a disallineamenti tra banche dati o a errori di aggiornamento catastale. Molti contribuenti si sono trovati richieste di pagamento per annualità già saldate o per importi non dovuti. Ama ha chiarito che i cittadini possono presentare ricorso o chiedere una verifica della posizione tributaria per correggere eventuali incongruenze. Il consiglio, dunque, è di non ignorare gli avvisi e di controllare attentamente le proprie bollette Tari: a volte basta un errore formale per ricevere richieste errate.
