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Spara alla lepre, abbatte una ciclista!

Dopo la morte del cacciatore sulle colline di Canneto Pavese, una nuova, ennesima tragedia si è sfiorata nel vicentino

Erano le 8,30 del mattino di ieri a Sossano, in provincia di Vicenza, quando un gruppo di ciclisti che si stava allenando per una cronometro che avrebbero dovuto correre di lì a poco, sono stati raggiunti dai pallini esplosi da un cacciatore alle prese con una lepre. “Ho sentito delle fortissime fitte che mi hanno fatto cadere a terra”. Queste le prime parole di Christine Koschier, la giovane ciclista che è stata colpita dai colpi dell’arma da caccia. Soccorsa immediatamente da compagni e mezzi di soccorso ha riportato ferite ad una gamba, al braccio e al fianco. Il cacciatore, un quarantenne padovano di Bastia, è stato fermato.

La notizia fa il paio con quella ben più tragica registrata qualche giorno fa, quando una battuta di caccia al cinghiale sulle colline di Canneto Pavese aveva significato il gravissimo ferimento di uno dei componenti del gruppo di cacciatori che era stato colpito alla testa da un proiettile sparato da un diciottenne che faceva parte della comitiva. Il ferito, Luciano Sanelli di 56 anni, infatti non era sopravvissuto alle cure mediche successive.

Questi ultimi, gravissimi incidenti, hanno riaperto questioni e polemiche legate al mondo della caccia nel nostro Paese. Un mondo che, nonostante cieli sempre più sgombri e tane abbandonate da una selvaggina che non c’è più, tiene ancora tristemente banco. Nel frattempo, da più parti, si auspicano controlli più rigorosi e rispetto assoluto delle zone dove la caccia è vietata.

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