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Spaccatura in casa Lega?

Sul presunto derby romano tra Tosi e Borghezio parla il Foro753

Secondo una ricostruzione fornita da Intelligonews ci sarebbe maretta in casa Lega. Il pomo della discordia? A dividere il Carroccio sarebbe proprio il suo stesso cavallo di battaglia: la strategia dello sfondamento al centro sud voluta da Matteo Salvini. Il progetto di conquista delle regioni centro-settentrionali, valso al segretario della Lega il titolo di rottamatore, farebbe gola a più di uno? Secondo Intelligonews a fare scouting, oltre al duo Salvini-Borghezio, si sarebbe aggiunto Flavio Tosi, attuale sindaco di Verona. 

Come ha appreso Intelligonews tutto questo? Le deduzioni circa la presunta spaccatura della marcia verde a Roma nascono da un elemento: la presenza del leader dell'ala moderata della Lega nella Capitale. Tosi ha fatto tappa a Roma, in zona Boccea, su invito dall'associazione culturale Foro753 per parlare di immigrazione, cultura e identità. “Ufficialmente Tosi parlerà da sindaco di Verona, ma è evidente che l'incontro guarda oltre”, scrive anche AdnKronos. Questa ospitata, secondo i rumors, proverebbe che il sindaco di Verona ha deciso di sfidare la Lega di Roma, quella di Borghezio e Salvini. Allo scopo, Tosi, starebbe facendo leva, in contrapposizione a CasaPound Italia che sostiene Borghezio dalle scorse europee, su di un'altra nota associazione della destra romana: il Foro753. 

“Roma caput mundi e caput Legae insomma, cruciale per il futuro del progetto di Salvini a tal punto che a partecipare alla ’marcia’ forse sono in troppi. Ci sarebbe infatti una battaglia interna al Carroccio, riferisce l’AdnKronos,che starebbe mettendo in fibrillazione il progetto di Borghezio, Simone Di Stefano, numero due di Casapound, e Alberto Arrighi, leader di ‘Patriae’ ”, scrive Marta Moriconi su Intelligo. Sarà vero? Certo è che le fonti giornalistiche, sull'argomento, una cantonata l'hanno già presa: il centro sociale Foro753 non fu legalizzato dall'amministrazione Alemanno, come affermano, bensì nel 2007 da quella del dem Veltroni.

Il Foro 753 risponde subito. In una nota diffusa ieri, l'associazione culturale con sede in via Beverino 49, replica alle “illazioni e congetture sugli scenari della politica partitica, in particolare relativa alla Lega Nord ed a un presunto dualismo fra Flavio Tosi e Matteo Salvini che ci vedrebbe parte in causa”. “Agli incontri tenuti al Foro753 hanno partecipato ospiti di diverse appartenenze politiche, anche del PD, senza che nessuno abbia mai pensato ad apparentamenti vari”, dichiara Giacomo Mondini, portavoce dell'associazione. Due settimane fa, nel centro sociale di Torrevecchia – Boccea, si è svolto il faccia a faccia tra Nicolas Bray, eurodeputato del Front National, e i capigruppo dei partiti del centrodestra, Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia. Il Foro, come riporta il sito internet, dal giorno della sua prima occupazione in via Capo d'Africa ad oggi, ha organizzato centinaia di iniziative e incontrato esponenti del mondo della cultura e della politica tra i più vari. “Lo scopo del Foro753 è dialogare di metodi, di idee e di valori con chi pensiamo abbia qualcosa da dire”, racconta Mondini.

Il portavoce del Foro753 sente puzza di complotto. “Cercare di creare divergenze con CasaPound, inesistenti peraltro, è un'operazione giornalistica per screditare la Lega, che oggi rappresenta indubbiamente un interlocutore per chiunque abbia a cuore le sorti del nostro paese – prosegue il portavoce, secondo cui – La vera notizia è che si riparte da chi politica l’ha sempre fatta col cuore e non per interesse personale”.

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