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#SottoMarinoDimettiti, l’hashtag di Di Battista. Piove nel bus 64

Di Battista a Radio Cusano Campus: “In Italia solo politica degli slogan”

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Alessandro Di Battista (Foto di repertorio)

“Piove un giorno e #Roma diventa la città più invivibile d’Europa #SottoMarinoDimettiti”. Polemica al vetriolo, su Twitter da parte del deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista. L’allerta meteo era stata annunciata, e Roma non ha potuto fare altro che aspettare la pioggia e ritrovarsi, come sempre, allagata e in preda ai disagi più disparati.

Ma non è il solo Di Battista a segnalare i disagi che la Capitale da questa mattina sta vivendo. “Anche stamattina, dentro il 64, piove grazie IGNAZIO MARINO ‪#‎Roma”. A scriverlo, stavolta, è il suo collega in Campidoglio Enrico Stefàno, consigliere in quota M5S Roma. Un video di pochi secondi, postato da Stefàno, che non lascia dubbio a interpretazioni: negli autobus di Roma, ci piove dentro.

Ma non ne hanno solo per il sindaco di Roma. Di Battista, che questa mattina è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ECG Regione Lazio, parla a tutto tondo, dal premier Matteo Renzi all’altro Matteo, quello della Lega, Salvini.

Proprio ieri, il Movimento 5 Stelle ha inaugurato il Microcredito alle imprese italiane, possibile grazie alla restituzione di parte dei loro stipendi (leggi qui). “Aiuteremo un’impresa al giorno per oltre 10 anni. Grazie ai soldi dei nostri stipendi. Oggi è partito il Microcredito alle imprese italiane con gli stipendi tagliati dei parlamentari del Movimento 5 Stelle”, scriveva ieri sul suo profilo Facebook il deputato M5S e vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. E a Radio Cusano Campus, Di Battista rincara la dose: “Se tutti i deputati e senatori restituissero parte del loro stipendio come abbiamo fatto noi del Movimento, alla fine della legislatura ci sarebbero 300 milioni di euro a disposizione del sociale”. E invece, in Italia i fondi per il sociale sembrano non aumentare. In compenso, però, “nonostante la crisi, aumentano l’acquisto di droga, di armi e di psicofarmaci”, incalza Di Battista, ovvero “l’industri della paura, che non conosce crisi”.

Di Battista contro la politica degli slogan, dove le larghe intese si esprimono al meglio. “Legge anti corruzione? Il presidente Renzi dopo lo scandalo Mose disse: ‘Daspo per i corrotti’, ma è rimasto solo uno slogan. Un senatore del M5S ieri ha presentato un emendamento alla legge anti corruzione per istituire il Daspo per i corrotti. E il Pd l’ha bocciato. Il problema è che la politica ormai è diventato uno slogan”.

E nemmeno Salvini è esente dalle critiche, anche lui nel circolo vizioso della politica degli slogan. “Noi italiani lo paghiamo da 23 anni, ha preso milioni di euro di soldi pubblici”, incalza Di Battista. Salvini “non è credibile”, continua. Non è credibile nemmeno quando vuole convincere di cantare ‘Roma Capoccia’, come ha dichiarato lo stesso Salvini (leggi qui). “La Lega è il partito che ha governato di più negli ultimi 20 anni, ha votato qualsiasi porcata con Berlusconi e finirà alleata di nuovo con Berlusconi. Bisogna smontare questi partiti che hanno contribuito alla rovina dell’Italia, ricordando alle persone quello che hanno fatto”. Vent’anni fa, la Lega “gridava ‘Roma Ladrona’. Ora hanno messo una maschera nuova, ma sono sempre gli stessi”. 

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