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Sospesi finanziamenti per assistenza domiciliare ai disabili

Padre minaccia di darsi fuoco

67 le lettere inviate dal V municipio di Roma ad altrettante famiglie per comunicare la sospensione dei finanziamenti dell'assistenza domiciliare per mancanza di fondi ai portatori di handicap.
Le conseguenze, come prevedibile, sono state disastrose: "Io sono pronto a darmi fuoco se non vengono ripristinati questi fondi. Non sappiamo come fare. Ma non vi vergognate? Vengo qui e prendo queste scrivanie, le rivendo per pagare l'assistenza al mio caro?", ha annunciato il padre di un bambino disabile.
Esasperati i familiari dei disabili; le polemiche fanno intendere che il disagio riguarda anche altri municipi.

"Ho sempre sostenuto che questi sono servizi essenziali resi alla città e siamo sempre stati attenti a non interromperne nemmeno un'ora. Sicuramente la lettera che avete ricevuto ha creato confusione perché dice che io ho i soldi solo fino a febbraio e poi non si sa che cosa accadrà", si difende Andrea Acchiardi, assessore alle Politiche Sociali del V municipio di Roma, che continua: "in realtà il Dipartimento ha mandato due note in cui invitava i municipi a spostare fondi per dirottarli da un centro costo ad un altro, con solo nota alla ragioneria, semplificando così queste manovre. Ora stiamo cercando di capire come fare, perché questo spostamento deve avvenire dentro il capitolo delle politiche sociali. Sono 58mila euro il costo mensile del servizio, e con questa operazione si puó coprire fino a giugno. È ovvio che si puó fare a meno di una strada o di un marciapiede ma non di questo tipo di servizi. In giunta, domani mattina, affronteremo tutta la questione amministrativa di questa situazione ma sono fiducioso che c'è massima collaborazione anche da parte assessorato centrale".

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