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Sistema Tor Vergata: la replica del Prof. Barillà sui concorsi universitari

Pubblichiamo la replica del Prof. Francesco Barillà a un articolo che abbiamo pubblicato sul cosiddetto Sistema Tor Vergata

Policlinico Tor Vergata

Policlinico Tor Vergata

In replica a un nostro articolo, qui sotto citato, riceviamo e pubblichiamo la replica del Prof. Franceco Barillà, che è citato nella pubblicazione.

La lettera di Francesco Barillà

“Spett.le Redazione, mi è stata testé segnalata la presenza sul giornale online ROMAIT dell’articolo, di seguito indicato, dal titolo “Sistema Tor Vergata, come funzionano i concorsi per premiare i migliori”. L’articolo in rassegna è stato pubblicato il 15 settembre 2021 (https://www.romait.it/il-sistema-tor-vergata-come-funzionano-i-concorsi-per-premiare-i-migliori.html).

Detto articolo riprende ed aggrava i contenuti, già lesivi dell’immagine personale e professionale dello scrivente, di un’intervista trasmessa su Radio Radio durante la rubrica “Un giorno speciale” del 23 luglio 2021. Trasmissione condotta da Francesco Vergovich, direttore anche della testata in indirizzo, a fronte della quale ho già provveduto in data 14 settembre c.a. all’esperimento delle azioni a mia tutela presso gli Organi inquirenti.

Al riguardo rilevo:

a) Che il testo in rassegna fornisce una ricostruzione dei fatti non conforme alla realtà. Aggiungo che lo stesso non tiene minimamente conto del fatto che tutte le procedure di incarico e di nomina del sottoscritto sono state esperite nel pieno rispetto delle norme vigenti. E non inficiate, nemmeno successivamente, da impugnazioni da parte dei controinteressati;

b) Che la ricostruzione dei fatti si basa su dichiarazioni, manifestazioni di giudizio e petizioni di principi unilaterali, recepite inaudita altera parte. In assenza, cioè, del doveroso contradditorio, così come garantito da specifiche norme legislative e deontologiche.

A fronte di quanto sopra, corre obbligo anticipare che la campagna mediatica, da cui sono stato inopinatamente attinto, di fatto si fonda su singolari visioni e valutazioni soggettive. Del tutto sfornite di elementi probatori. Ciò mi costringe nuovamente alle opportune tutele in sede giudiziaria nei confronti di tutti i soggetti che saranno individuati quali responsabili.

Invito, pertanto, ai sensi di legge, la Redazione a provvedere all’integrale pubblicazione della seguente rettifica e, per l’avvenire, a non alimentare campagne ad apparente vocazione informativa, ma prive dei necessari e doverosi riscontri. Al riguardo, mi permetto di osservare che unico risultato di siffatto approccio “scandalistico” rischia di sostanziarsi nel turbamento della serenità di giudizio e terzietà dei soggetti designati all’assolvimento delle procedure di selezione in itinere, cui l’articolo si riferisce. Tanto si doveva, distinti saluti, Prof. Francesco Barillà”.

Risponde il Direttore

Gentile Prof. Barillà, l’ultima delle nostre intenzioni è raccontare verità distorte o turbare la serenità di giudizio del lettore. Naturalmente in ambito giornalistico si fanno delle ipotesi. Lo scriviamo che sono ipotesi e che si basano su notizie già uscite su altri organi d’informazione e sul ragionamento deduttivo. Ma siamo assolutamente d’accordo con lei che il modo migliore per raccontare una vicenda è ascoltare tutte le parti in causa. Quindi, non vorremmo limitarci a pubblicare la sua replica. Avremmo piacere, se lei è d’accordo, ad accogliere una sua versione più completa e pubblicarla sul giornale. Come pure gradiremmo invitarla per un contraddittorio in una futura trasmissione alla radio col fine di dare ai fatti accaduti il loro giusto nome. Non c’è bisogno di ricorrere ad altre strade di fronte al desiderio comune di non travisare i fatti. Siamo a disposizione.

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