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Sindacati in agitazione, su tagli stipendi pronti a sciopero

Non si affievoliscono le polemiche sui tagli agli stipendi dei dipendenti comunali

Sui salari dei dipendenti comunali è caos. Per questo, Cgil FP-Cisl FP-Uil FPL hanno indetto lo stato di agitazione di tutto il personale capitolino. “Anche oggi l'amministrazione non è stata in grado di dare certezze sul pagamento del salario accessorio ai 24mila dipendenti di Roma Capitale a partire dal prossimo mese” – dichiarano Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, rispettivamente segretari territoriali della Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

“Durante il confronto (in Campidoglio, ndr) abbiamo ribadito la nostra disponibilità ad affrontare le problematiche emerse dalla relazione del MEF – proseguono – Condividiamo la necessità di dover discutere le contro deduzioni e gli eventuali correttivi da apportare inquadrandoli in un più ampio ripensamento dell'ente nel suo complesso”. Ma, nell’ottica di questo ripensamento, i segretari territoriali si oppongon all’idea che “mentre si prova a costruire la macchina capitolina del futuro si penalizzino fortemente i dipendenti che oggi con bassi salari bloccati da anni garantiscono il mantenimento dei servizi. Se non avremo risposte dall'amministrazione sul mantenimento dei livelli salariali complessivi intensificheremo le iniziative di mobilitazione fino alla proclamazione dello sciopero di tutti i dipendenti capitolini” – concludono.

Insomma, condizione necessaria affinché prosegua il percorso di dialogo tra i sindacati e il Comune di Roma è che non venga meno la certezza degli adeguati stanziamenti a bilancio e la garanzia della continuità dell'erogazione di tutte le voci salariali.

Dalla parte dei dipendenti del Comune di Roma, anche Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio. “Marino – dichiara – con la scusa della relazione del MEF vuole far cassa sui dipendenti capitolini. Ma è da irresponsabili tagliare gli stipendi – già bloccati da anni – di lavoratori che di questi tempi a stento arrivano a fine mese. Piuttosto il sindaco metta in campo un piano di valorizzazione del personale attraverso una sana riorganizzazione delle funzioni” – conclude Onorato.

Non molto distante la posizione di Fabrizio Ghera, capogruppo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Campidoglio. Secondo Ghera, se i salari dovessero essere realmente tagliati, “sarebbe un fatto gravissimo, perchè nella sostanza si dà seguito a quell'ipotesi, scongiurata da Marino solo a chiacchiere, di tagliare del 30% le buste paga dei lavoratori. Una follia totale di fronte alla quale chiediamo all'amministrazione Marino in che modo pensano si possano in questo modo garantire i servizi alla città e il rispetto della turnazione sul posto di lavoro. È assurdo infilare le mani nelle tasche dei lavoratori comunali mettendo in discussione le loro retribuzioni, anziché tagliare sul vero spreco, ovvero sui maxi compensi per gli staff di segreteria o spendere risorse inutili come accaduto per i consiglieri aggiunti".

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