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“Scordatevi la metropolitana”, Roma nel caos dopo le ultime: non si riesce più a circolare | File infinite e stazioni chiuse a sorpresa

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Mattinata di passione per migliaia di romani bloccati lungo la linea B: guasti, stazioni chiuse e bus sostitutivi presi d’assalto hanno trasformato il tragitto casa-lavoro in un’odissea quotidiana.

Roma si è svegliata immersa nel caos. Dalle prime ore del mattino, il servizio della metropolitana linea B ha subito una serie di interruzioni improvvise che hanno paralizzato il traffico e costretto pendolari e turisti a lunghe attese. Le stazioni di San Paolo, Garbatella e Piramide sono state temporaneamente chiuse per consentire interventi tecnici, mentre i convogli in transito hanno subito forti rallentamenti. In pochi minuti, la situazione è degenerata: le banchine si sono riempite, i bus sostitutivi sono diventati impraticabili e in superficie si sono formate code chilometriche che hanno bloccato le arterie principali della Capitale.

Il disagio è stato immediato e diffuso. Migliaia di persone hanno raccontato di aver impiegato ore per percorrere pochi chilometri, mentre il traffico in centro e sulla Cristoforo Colombo è andato in tilt. Le informazioni diffuse sui canali ufficiali non sono bastate a contenere la confusione: molti utenti hanno scoperto le chiusure solo arrivando ai tornelli, senza preavviso. Il risultato è stato un mix di frustrazione e rassegnazione, con le strade invase da auto, scooter e navette sostitutive lente e sovraffollate.

Una città ostaggio dei guasti: cosa sta succedendo sulla linea B

Secondo quanto comunicato da ATAC e confermato dal Comune di Roma, il blocco è stato causato da un guasto tecnico alla rete elettrica che alimenta la linea, un problema già segnalato nei giorni precedenti ma aggravatosi nella notte. Gli operatori sono al lavoro per ripristinare il servizio, ma la circolazione resta fortemente limitata tra Rebibbia e Laurentina, con corse ridotte e frequenze imprevedibili. Per i viaggiatori, questo significa lunghe attese e un percorso a ostacoli, soprattutto nelle ore di punta.

Il disservizio riapre un tema annoso: la fragilità delle infrastrutture metropolitane di Roma. Non è la prima volta che un guasto elettrico o un problema ai binari mette in ginocchio la rete. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gran parte degli impianti risale agli anni ’90 e necessita di una manutenzione straordinaria non più rinviabile. I fondi per il rinnovamento sono stati stanziati, ma i cantieri procedono a rilento e le emergenze quotidiane continuano a superare la programmazione ordinaria.

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Tra proteste e rassegnazione: Roma cerca soluzioni, ma il tempo stringe

In superficie, la situazione è diventata esplosiva. Le file alle fermate dei bus si allungano, i tassisti faticano a rispondere alle chiamate e molte zone centrali risultano congestionate. Le immagini delle stazioni chiuse e delle banchine affollate hanno scatenato reazioni furiose sui social, dove centinaia di utenti denunciano una gestione inadeguata dell’emergenza. C’è chi parla di “città paralizzata” e chi, con amara ironia, scrive che “la metropolitana è ormai un miraggio”.

L’amministrazione capitolina promette interventi urgenti e un piano di manutenzione accelerato, ma la fiducia dei cittadini è ai minimi. Roma, come spesso accade, si ritrova a fare i conti con la distanza tra gli annunci e la realtà del pendolarismo quotidiano. In un contesto in cui la mobilità pubblica dovrebbe essere la spina dorsale della città, il rischio è che il disagio di oggi diventi la normalità di domani. E intanto, tra guasti e disservizi, i romani non possono che adeguarsi: scordarsi la metropolitana e sperare che la prossima corsa non resti, ancora una volta, solo una promessa.