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Sconcerto per gli applausi agli assassini di Aldrovandi

Ieri al congresso del Sindacato Autonomo di Polizia

L’annuncio della partecipazione di tre dei quattro agenti, Paolo Forlani, Luca Pollastri ed Enzo Pontani (mancava Monica Segatto), condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi, 18enne ucciso dalla polizia nel 2005 a Ferrara, è bastato a far scattare l’applauso e la standing ovation al congresso del SAP, il secondo sindacato di polizia dopo il SIULP, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia.

Ciò ha provocato dure reazioni sia da parte delle istituzioni che dell’opinione pubblica. Molte le dichiarazioni di condanna dell’accaduto. Matteo Renzi ha telefonato alla madre di Aldovrandi per esprimergli solidarietà, il ministro Alfano ha affermato che tali applausi “danneggiano la polizia e il suo prestigio”.

Si è difeso invece il segretario generale del SAP, Gianni Tonelli: “i nostri colleghi, ingiustamente condannati, hanno patito un danno infinito”. “Quattro vite sono state rovinate dai danni subiti”. “La morte di chiunque è un evento infausto, ma non necessariamente la colpa deve essere attribuita a qualcuno: migliaia di giovani ogni anno muoiono alla guida dei loro automezzi, ma non per questo la colpa è delle strade”.

E’ intervenuto anche il capo della polizia, Alessandro Pansa, condannando l’accaduto ed esprimendo la propria solidarietà alla madre di Federico Aldrovandi: definendo determinati comportamenti “gravemente offensivi nei confronti della famiglia Aldrovandi e della società civile che crede nell'operato delle donne e degli uomini della polizia”.

Sul web e sui social network è esplosa l’indignazione verso un sindacato che anche in passato si era reso protagonista di pagine simili, come la manifestazione per la revisione della sentenza sotto il palazzo comunale di Ferrara in cui lavora la madre della vittima. Manifestazione dall’aspetto provocatorio.

Se il premier Renzi ha parlato di “vicenda indegna”, per il mondo dei social questo episodio ha rappresentato qualcosa di più. Abbiamo individuato per voi alcuni dei commenti circolati nelle scorse ore sul web:

“Applaudire agenti di pubblica sicurezza che hanno ucciso di botte un diciottenne è un reato. Stop.” (Stefano)

“Non chiedetevi il motivo per cui poi la gente vi odia.” (Federica)

“Che la giustizia divina si prenda cura di questi balordi.” (Nicola)

“Ieri Aldrovandi, Cucchi, Sandri…  Oggi Magherini: da quando si applaude un olocausto?” (Jhon)

“Abbiamo a disposizione una sola vita. Ma possiamo esser uccisi molte più volte” (Elena)

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