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San Giovanni, via Ipponio: i cittadini combattono il cemento

Una petizione online per dire no all’enorme cantiere che servirà ad ospitare dei parcheggi

“Là dove c’era l’erba ora c’è una città”: i versi della celebre canzone di Adriano Celentano diventano il triste slogan di una Roma famosa per il suo patrimonio naturalistico, ma in realtà sempre più sacrificata alla cementificazione.

Il caso più attuale, in questi giorni, è quello denunciato dai residenti di piazzale Metronio, nel cuore del quartiere di San Giovanni, che stanno cercando di salvare l’area verde di via Ipponio dalla costruzione di un cantiere logistico, dove verranno realizzati i parcheggi per i dipendenti e stoccati gli scarti degli scavi, che serve i lavori della Metro C.

Per farlo, i cittadini – che hanno adottato da più di un anno il giardino come associazione “Ipponio Verde” – lanciano un appello al sindaco scegliendo di appoggiarsi a change.org, piattaforma virtuale che, oggi come non mai, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per chiunque abbia qualcosa da far valere nei confronti dell’amministrazione capitolina. “Chiediamo al sindaco Ignazio Marino di ridurre l'area dell'enorme cantiere salvando l’area verde!”, recita il messaggio diretto al sindaco Ignazio Marino e all’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Guido Improta.

“Da anni la nostra associazione di cittadini cura questa area verde”, scrivono gli appellanti che hanno ottenuto l’adozione proprio da chi, oggi, vuole demolire il parco, ovvero dal Comune di Roma (D.D. 2402/10).

“Di recente – prosegue la petizione – abbiamo scoperto che tutto il nostro lavoro sarà distrutto, il giardino sarà cementificato e gli alberi secolari saranno tagliati per far posto a un cantiere della Metro C di dimensioni colossali”.

Il cantiere della discordia, però, come è chiarito nell’appello, “non serve per costruire stazioni o gallerie ma per ospitare macchinari inquinanti (posti sotto le finestre dei palazzi), avanzi degli scavi e parcheggi per le auto dei dipendenti”. E, sull’argomento, anche il Municipio Roma VII, il cui Consiglio nel novembre del 2013 ha votato all’unanimità, ha approvato un risoluzione in linea con le istanze dei residenti.

Lungi dal voler ostacolare la realizzazione dell’ambiziosa opera pubblica, gli appellanti chiedono semplicemente un ridimensionamento dell’area dell’enorme cantiere, nel nome di quel fazzoletto di verde da salvare. L’ultimo spicchio di natura rimasto nel quartiere.

Per leggere la petizione: https://www.change.org/p/al-sindaco-di-roma-ignazio-marino-all-assessore-ai-trasporti-e-alla-mobilita-guido-improta-al-presidente-del-vii-municipio-roma-il-cantiere-logistico-di-metro-c-non-distrugga-il-giardino-adottato-dai-cittadini?recruiter=289438877&utm_source=share_petition&utm_medium=email&utm_campaign=share_email_responsive

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