Prima pagina » Politica » Salta il Consiglio straordinario sulle unioni civili

Salta il Consiglio straordinario sulle unioni civili

Il PD solo contro SEL e Lista Civica Marino

Salta la riunione di Consiglio straordinario prevista per domani, 15 Maggio, dedicata ai temi dell’omofobia, della formazione, dell’HIV e delle famiglie e aperta alle Associazioni LGBT, così come stabilito dall’Assemblea capitolina con mozione n. 63 del 20 ottobre 2013.

Si dice “scandalizzata dall'arroganza con la quale la gestione dell'Assemblea capitolina si sottrae al rispetto delle regole, degli impegni politici e soprattutto delle persone” Imma Battaglia, consigliera di Roma Capitale in quota SEL.  

“Chiedo la convocazione urgente del Consiglio comunale, fermo da due settimane – continua la Battaglia – Pretendo di capire che esempio stiamo dando ai consiglieri municipali che hanno votato i registri delle unioni civili e issato la bandiera Rainbow. Tutto questo non corrisponde alla mia idea della politica e della democrazia e mi lascia, prima che indignata, profondamente demotivata”.

Intanto però la raccolta firme proposta da Riccardo Magi, radicale in Lista Civica Marino, nell'ambito della Settimana Rainbow, è andata a buon termine. “Con le firme raccolte tra i consiglieri di maggioranza e opposizione siamo pronti a depositare la richiesta di convocare l'Assemblea per discutere la delibera sulle unioni civili ma anche su quella per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici, entrambe rimaste per anni nei cassetti del Campidoglio”. Lo strumento dell’autoconvocazione è previsto dall’art. 39 del TU degli Enti Locali, e Magi lo vuole utilizzare per reagire al “tradimento degli impegni politici e della legalità statutaria” – commenta il consigliere comunale.

“Spiace dover constatare ancora una volta la latitanza del gruppo del Pd – prosegue Magi – maggior azionista della maggioranza, rispetto a due temi su cui il consenso tra gli elettori democratici, e nel Paese in genere, è ormai radicato”. Infine, Magi esorta il Pd a “superare i timori” e prendere posizione in merito al riconoscimento “dei diritti degli omosessuali nella Capitale”.

E mentre in Campidoglio slitta la seduta, il Consiglio del Municipio XV si riunirà domani, a partire dalle ore 10, presso l’Aula consiliare di via Flaminia 872, per votare la proposta di deliberazione sull’istituzione e regolamento del 'Registro per il riconoscimento delle unioni civili di fatto'. Ieri è toccato al Municipio II e al Municipio XIV.

Le polemiche nei confronti dell’atteggiamento della maggioranza, comunque, si erano già fatte sentire nella giornata di oggi quando la consigliera a 5 Stelle, Virginia Raggi, aveva postato su Facebook una foto, che ritraeva la bandiera LGBT, con una nota a latere: “Ecco l'imbarazzante riflessione del PD SUL tema LGBT. neanche il CORAGGIO di esporla sulla Piazza del Campidoglio”, riferendosi al fatto che la bandiera sia esposta sulla facciata di Palazzo Nuovo e non su quella principale che affaccia su piazza del Campidoglio. Contrariamente, il logo della Settimana Rainbow, dipingeva una piazza interamente color arcobaleno.
A questo, Giulia Tempesta risponde che le regole per l’esposizione della bandiera vieterebbero espressamente di attaccarle sulla piazza, motivo per il quale anche la gigantografia dei Marò sarebbe stata tolta nei mesi scorsi.

Ma il fatto è uno: quello delle unioni civili è stato un cavallo di battaglia del programma elettorale del centrosinistra a Roma. Ma la discussione, in Aula, era saltata già a Dicembre a causa del bilancio, come spiega la stessa Raggi sul suo profilo Facebook. E domani, ancora una volta, slitterà. Qui il punto non è nel merito delle unioni civili, per cui si potrebbe discutere, dividendosi tra favorevoli e non favorevoli. Qui il dato è di metodo: la maggioranza non riesce nemmeno ad imporsi a se stessa, su temi che l’hanno unita in campagna elettorale e che dovrebbero continuare ad unirla ancora oggi.  

Lascia un commento