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Salina (Fast Confsal Taxi): “Bittarelli non ci tutela, pensa solo ai suoi interessi economici”

“Bittarelli offre una sponda a Uber per entrare nel mercato Tpnl italiano nel quale la multinazionale ha usato modi fuori da ogni regola”

Taxi a Roma in Piazza Esedra

“Non ci sentiamo, come categoria, tutelati da chi ormai pensa solo agli interessi economici del suo consorzio It Taxi“. Questo l’attacco del segretario nazionale Fast Confsal Taxi, Raffaele Salina.

“Bittarelli offre una sponda a Uber per entrare nel mercato Tpnl italiano nel quale la multinazionale ha usato modi fuori da ogni regola fino a quando ha stipulato un accordo con il consorzio privato It Taxi. Noi non accetteremo mai che nessuna multinazionale possa condividere il mercato del Tpnl se non ci saranno regole e tariffe certe.

La nostro premier il giorno del suo insediamento ha dichiarato di voler tutelare il prodotto italiano e le aziende che avrebbero investito e pagato le tasse in Italia. Ebbene Uber trae profitti in Italia e li porta all’estero, aggirando il sistema fiscale che vige nel nostro Paese. Usa una tariffa basata su degli algoritmi che non possono essere in nessun modo equiparati alla tariffa amministrata dei tassisti.

Mi spiego meglio: il taxi effettua la sua corsa e l’importo finale è determinato dal tassametro e quindi da una tariffa amministrata stabilita dagli enti locali. Uber opera tramite algoritmi, maggiore è la domanda, maggiore è l’importo da pagare e viceversa. Non permetteremo mai a un soggetto simile di operare nel nostro mercato finché non ci sarà un DPCM che regoli con chiarezza assoluta il comportamento delle multinazionali in Italia”.