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Roma, Zevi: “Raggi lanci concorso idee per piazza Cinquecento”

“Perché non affrontiamo la questione della ‘no men’s land’ tra la stazione e il museo, la distesa informe di piazza dei Cinquecento?”

"Termini è la vetrina di Roma per chi arriva la prima volta, stranieri o italiani. Penso pure ai molti che dall'aeroporto di Fiumicino approdano in stazione con il treno. Tutte queste persone ignorano, peraltro, che a circa quattrocento metri dall'ingresso della stazione si trova il complesso delle Terme di Diocleziano, e in particolare la sede del Museo Nazionale Romano".

Cosi' dalle pagine dell'Huffington Post Tobia Zevi, presidente dell'associazione 'Roma! Puoi dirlo forte', attiva nella Capitale sui temi dell'utilizzo degli spazi pubblici e sulla loro fruizione, che lancia una proposta al sindaco Raggi per un concorso di idee per ricucire l'area della stazione Termini a quella delle Terme di Diocleziano. "Si tratta di una delle più straordinarie strutture museali del mondo, vuoi per la collezione incredibile che vi è esposta, vuoi per l'edificio che la ospita.

Da alcuni anni esiste un progetto di ristrutturazione del Museo, di cui per la prima volta mi parlò l'architetto Gianni Bulian. In sintesi, un modo per evitare che i turisti debbano uscire e rientrare dal museo nel corso della visita, scavalcando la via Cernaia, scavata nel mezzo del percorso e oggi assai trafficata. L'ottimo sarebbe la chiusura al traffico dell'arteria, il buono un passaggio pedonale sotterraneo. In ogni caso, un problema già messo a fuoco e che speriamo venga affrontato a breve.

Vorrei però qui porre un'altra questione e lanciare una proposta alla sindaca Virginia Raggi: perché non affrontiamo la questione della 'no men's land' tra la stazione e il museo, la distesa informe di piazza dei Cinquecento?". "Oggi vi si trovano gli accessi a due fermate della metro, un enorme capolinea degli autobus- aggiunge Zevi- un parcheggio, un paio di corsie per le automobili e un'orribile statua di papa Giovanni Paolo II, cui Termini fu dedicata dopo la morte, senza che i cittadini se ne siano per la verità molto accorti.

Può essere questo l'aspetto dello spazio che segna l'entrata a Roma di milioni di turisti e la cerniera con il museo dell'antica Roma? Perché non promuovere un grande concorso di idee, un brain storming che coinvolga architetti, urbanisti, designer, artisti, city-planner, tecnologi, esperti di dati e smart city, associazioni, università, chi ha già avanzato delle proposte, e che immagini un nuovo progetto- conclude Zevi- per quello che è il cuore pulsante di Roma e, per molti aspetti, di tutto il nostro paese?".

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