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Roma, un anno di Raggi: tra idee, polemiche, olimpiadi e stadio

Il racconto di un anno di amministrazione Raggi a Roma. Ecco le tappe più significative dei 12 mesi di governo

E’ stato un anno intenso quello vissuto dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, eletta primo cittadino della Capitale esattamente un anno fa, dopo una campagna elettorale molto lunga e vinta ai danni di Roberto Giachetti.

Ecco le tappe significative dei suoi primi 12 mesi, segnati da tante polemiche e alcune dimissioni, soprattutto nella prima fase, e dal rilancio di alcuni progetti, ultimo quello sul nuovo stadio della Roma, nel secondo semestre.

GIUGNO 2016 – PRIMO TURNO COMUNALI:

M5S AL 35%, BALLOTTAGGIO RAGGI-GIACHETTI Il primo turno delle elezioni per il Campidoglio, il 6 giugno, rispetta le previsioni: Virginia Raggi (35,25%), candidata del M5S, va al ballottaggio con il dem Roberto Giachetti (24,87%). Dietro di loro Giorgia Meloni al 20,64%, Alfio Marchini al 10,97% e Stefano Fassina al 4,48%.

VIRGINIA RAGGI DIVENTA IL PRIMO SINDACO DONNA DELLA CAPITALE.

Il ballottaggio delle comunali di Roma segna il trionfo di Virginia Raggi, candidata del M5S, che il 20 giugno diventa il primo sindaco donna della Capitale con 771.017 voti, pari al 67,19%, doppiando lo sfidante Pd, Roberto Giachetti, fermo al 32,81%. “E’ un momento storico fondamentale, segna una svolta. I problemi sono tanti, li conoscete, ma io sono pronta a governare. Con noi si apre una nuova era”, le prime parole della neo sindaca. 

LUGLIO 2016 – NASCE LA GIUNTA RAGGI, DE VITO PRESIDENTE AULA. Il 7 luglio la squadra di Virginia Raggi viene ufficializzata durante la prima riunione dell’Assemblea Capitolina. Il presidente dell’aula è Marcello De Vito. La giunta è composta da 9 assessori: Frongia, Minenna, Muraro, Meleo, Baldassarre, Meloni, Berdini, Bergamo e Marzano. Alcuni di loro lasceranno l’incarico dopo alcuni mesi.

AGOSTO 2016 – TRAM 3 TORNA AL CAPOLINEA A TRASTEVERE DOPO ANNI DI STOP.

Dopo 10 anni di stop, alle 5.45 della mattina dell’8 agosto la storica linea del tram 3 torna alla stazione di Trastevere. Da piazzale Ostiense, capolinea provvisorio, la linea torna dunque al suo percorso originario tra Valle Giulia-stazione di Trastevere. Primo viaggio per l’assessore ai Trasporti, Linda Meleo.

SETTEMBRE 2016 – A ROMA 5 DIMISSIONI, TRA LORO CAPO GABINETTO E ASSESSORE MINENNA.

Cinque dimissioni in un solo giorno al Comune di Roma. Se ne vanno lo stesso giorno, il primo settembre, l’assessore al Bilancio, Marcello Minenna, il capo di Gabibetto, Carla Raineri, il presidente di Ama, Alessandro Solidoro, il dg di Atac, Marco Rettighieri e il presidente della stessa azienda, Armando Brandolese.

RAGGI DICE NO ALLE OLIMPIADI DEL 2024 A ROMA.

E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura”. E’ con queste parole che, il 21 settembre, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ferma ufficialmente la lanciatissima corsa di Roma verso le Olimpiadi del 2024. ‘No alle Olimpiadi del mattone. Assolutamente no- aggiunge- Le Olimpiadi sono un sogno che si trasforma in un incubo’. Grillo esulta per la decisione. 

OTTOBRE 2016 – RAGGI PRESENTA DUE NUOVI ASSESSORI: COLOMBAN E MAZZILLO.

“Comunico all’Aula di aver nominato due nuovi assessori, Andrea Mazzillo e Massimo Colomban’. E’ con queste parole che il 6 ottobre Raggi presenta i due nuovi assessori alle Partecipate e al Bilancio. ‘Ci siamo presi un mese di tempo- aggiunge- per scegliere le persone giuste e aiutarli nella scelta delle loro squadre, mettendo a loro disposizione un team di tecnici molto competenti che li supporteranno’.

NOVEMBRE 2016 – RAGGI AD AUSCHWITZ CON STUDENTI, COMMOSSA PER MODIANO.

Primo viaggio ad Auschwitz e Birkenau per il sindaco Raggi. Il primo cittadino visita i due campi di sterminio nell’ambito del viaggio della memoria organizzato dal Comune di Roma con i ragazzi delle scuole. Quando Sami Modiano, sopravvissuto alla Shoah, si inginocchia davanti al Krematorium di Birkenau, lasciando un sassetto a memoria delle vittime della follia nazifascista, il sindaco si commuove insieme a tanti ragazzi. 

DICEMBRE 2016 – ASSESSORE MURARO SI DIMETTE DOPO AVER RICEVUTO AVVISO GARANZIA.

L’assessore alla Sostenibilità ambientale di Roma, Paola Muraro, si dimette la mattina del 13 dicembre. E’ lei stessa a comunicarlo. “Tramite il mio legale- spiega- la Procura di Roma mi ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all’articolo 256 del Testo unico sull’ambiente. Per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione”. Sarà sostituita da Pinuccia Montanari.

ARRESTATO CAPO PERSONALE MARRA, GIUNTA RAGGI IN DIFFICOLTÀ.

La mattina del 16 dicembre il capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, viene arrestato su richiesta della Procura di Roma. L’accusa per lui è quella di corruzione. Le manette a Marra provocano una crisi nel M5S e la giunta Raggi scricchiola. Anche perché, pochi giorni prima erano arrivate le dimissioni dell’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, per un avviso di garanzia. Due giorni dopo Raggi in conferenza ammette: ‘Abbiamo sbagliato ma andiamo avanti’.

MARZO 2017 – RAGGI PRESENTA IL PIANO DEI MERCATI: ROMA COME BARCELLONA.

Quattro milioni per far rinascere 15 mercati rionali. Con l’obiettivo di trasformarne alcuni in luoghi come la Boqueria di Barcellona, aree dove fare la spesa ma anche dove sedersi a mangiare uno spuntino. Questo il piano del Comune di Roma sui mercati rionali presentato a marzo dal sindaco Raggi. Il Campidoglio punta ad una rivitalizzazione dei 70 mercati rionali romani, 32 coperti e 38 all’aperto. “Il nostro obiettivo- spiega Raggi e’ trasformarli in piazze e luoghi di aggregazione’. 

APRILE 2017 – CRISI NEL MUNICIPIO VIII, SI DIMETTE PACE. RAGGI ASSUME I POTERI.

Dopo mesi di polemiche infuocate ed accuse di ogni tipo dentro il M5s romano il 3 aprile presidente del VIII Municipio, Paolo Pace, si dimette. La sindaca Raggi firma l’11 aprile un’ordinanza che dispone lo scioglimento del Consiglio del Municipio Roma VIII. Le funzioni del presidente del Municipio vengono prese dalla sindaca mentre quelle del Consiglio e della Giunta del Municipio dalla Giunta Capitolina. “Assicureremo- spiega Raggi- il massimo impegno nei confronti dei cittadini del Municipio VIII’.

MAGGIO 2017 – RAGGI TROVA ACCORDO SUL SALARIO ACCESSORIO CON FONDO 157 MLN.

Dopo la stagione degli scontri con i dipendenti e con i sindacati il 5 maggio Raggi annuncia la chiusura dell’accordo sul nuovo salario accessorio. Molte le novita’: un fondo per il di 157 milioni di euro, di cui 127 per la parte fissa e 30 per quella variabile. Un nuovo sistema di incentivazione della produttivita’ di sistema con premi legati ai risultati raggiunti dal gruppo di lavoro per il 90% delle risorse, lasciando alla produttivita’ individuale solo una quota del 10%.

PRESENTATO IL PIANO ROM, VERSO CHIUSURA LA BARBUTA E MONACHINA.

Il 31 maggio il sindaco presenta il nuovo Piano rom della Capitale. “Possiamo annunciare in maniera molto netta che finalmente saranno superati i campi rom’, spiega Raggi. Si ipotizza la chiusura di due campi, La Barbuta e Monachina, anche se dopo pochi giorni si fa il nome del Camping River. – GIUGNO 2017 – ASSEMBLEA CAPITOLINA APPROVA NUOVO PROGETTO STADIO ROMA.

Il nuovo stadio della Roma riprende slancio. Dopo una maratona d’Aula di tre giorni, condita da polemiche delle opposizioni e spaccature all’interno della maggioranza che hanno portato alla sospensione di una consigliera e all’assenza dai lavori di altre due, l’Assemblea capitolina ha approvato la delibera 38/2017 che conferma la dichiarazione di pubblico interesse sul nuovo progetto dello stadio a Tor di Valle.

IL CAMPIDOGLIO VINCE IL RICORSO CONTRO IL PARCO DEL COLOSSEO.

La notizia è clamorosa. Il 21 aprile la sindaca Raggi e il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo, annunciano a sorpresa il ricorso contro l’istituzione del Parco archeologico del Colosseo, fiore all’occhiello della riforma Franceschini. All’oscuro di tutto, il ministro esce dai musei Capitolini per una conferenza stampa proprio con la sindaca. Lei lo saluta, entra a Palazzo Senatorio e dice: “Io non posso accettare scelte calate dall’alto sulla città”. Tant’è, l’impresa riesce e il 7 giugno il Tar del Lazio sospende il Parco del Colosseo. Un danno grave per il Mibact, un successo politico senza precedenti per la giunta Cinque Stelle. Almeno per adesso.

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