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Roma, Torre Maura, R. Mussolini: Fallimento totale politica integrazione

“I dietrofront continui della sindaca sono l’emblema della crisi continua della sua giunta e non producono effetti positivi”

"Quanto accaduto ieri sera a Torre Maura è la riprova che anche la politica adottata da questa amministrazione nei confronti dei rom è destinata al fallimento più totale. Ne prenda atto subito la Sindaca, i cui dietrofront continui sono l'emblema della crisi continua della sua giunta e non producono effetti positivi.

Dal Campidoglio si è pensato di gestire la presenza di queste persone, considerate in stato di fragilità sociale, dislocandole in un'area periferica della nostra città dove i cittadini, a più riprese, sono stati costretti a subire scelte calate dall'alto e mai minimamente condivise. Nessuno ha mai considerato che questo è un quartiere dove sono già presenti diverse situazioni di disagio, che l'amministrazione non ha mai cercato di colmare.

Gettare benzina sul fuoco non è certo una soluzione. Così come continuare a ignorare il disagio e il degrado che, purtroppo, continuano ad avere la meglio in questa come in tante altre aree della città. Aggiungiamo servizi e miglioriamo le condizioni di vita a chi abita e lavora a Torre Maura.

Zingari e rom vanno controllati e gestiti in modo che si possano evitare borseggi e altri reati a danno dei romani e dei turisti". Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e vice presidente della commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale. 

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