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Roma, riforma asili nido: i genitori vincono il ricorso al TAR

Sospeso contratto unilaterale imposto dal Comune di Roma grazie al ricorso presentato dai genitori del “Gruppo Zero-Sei”

Il Tar dà ragione ai genitori. Il TAR ha accolto la richiesta di sospendere i nuovi modelli organizzativi imposti dal Comune di Roma presentata il 17 aprile scorso dal “Gruppo Zero-Sei”, la rete di genitori con bambini che frequentano gli asili nido e le materne di Roma Capitale che già a gennaio aveva presentato 7mila firme per una diffida e un esposto. Il ricorso al TAR era stato presentato ad aprile.

Gruppo Zero-Sei. Gruppo Zero-Sei è la rete di genitori con bambini che frequentano gli asili nido e le scuole materne comunali di Roma Capitale (appunto in età da 0 a 6 anni) nato a gennaio 2015 per contrastare i nuovi modelli organizzativi imposti dall’Amministrazione Capitolina. Nel mese di febbraio, grazie a Whatsapp, il Gruppo ha coinvolto i genitori di tutti i nidi di Roma raccogliendo 4mila firme per una diffida e 3mila per un esposto con i quali ha contribuito a far sospendere la riforma in corso.

Cosa cambia. Sulla base di questa decisione del TAR, quindi, non potrà più essere applicato l’allegato D della deliberazione n°236 del 1/08/2014 nella parte in cui prevede, attraverso la mancata sostituzione della prima educatrice assente, l’eliminazione del rapporto numerico frontale 1/6 educatrici- bambini. Fatto che, di conseguenza, rende il nido un posto insicuro nel quale risulta impossibile attuare un progetto educativo di qualità. La decisione interessa anche le scuole materne nelle quali dovrà essere invece rispettato il rapporto numerico 1/25 previsto dalla legge.

“Un’impresa dura e molto faticosa, ma ce l’abbiamo fatta!”. Esprimono grande soddisfazione Riccardo Roselli e Valentina Paiella, gli avvocati che hanno curato il ricorso. “Nel brevissimo periodo di applicazione della nuova normativa, siamo riusciti a raccogliere e a presentare al TAR un fascicolo con oltre 6mila documenti, tra dichiarazioni e denunce dei genitori, oltre che tantissime comunicazioni delle educatrici di tutti i nidi di Roma e di molte scuole materne. Da tutti questi documenti, ottenuti con una richiesta di accesso agli atti fatta in tutti i Municipi di Roma, si evince chiaramente la sistematica violazione negli asili nido del rapporto numerico educatori/bambini, fissato per Roma in 1/6”, dice Roselli.

“E’ stata un’impresa dura e molto faticosa, ma ce l’abbiamo fatta! – esulta Valentina Paiella, la mamma avvocatessa del IX Municipio, fin dall’inizio tra i coordinatori del “Gruppo Zero-Sei” – Abbiamo cercato di far capire ai giudici del Tar che l’applicazione dei nuovi modelli organizzativi negli asili nido comunali come anche nelle scuole materne, ha determinato situazioni di caos e di pericolo. Dalla documentazione prodotta si capisce infatti chiaramente che la presenza di una sola educatrice con 25-30 bambini è diventata tutt’altro che occasionale. Abbiamo presentato numerosi documenti attestanti casi in cui il fuori rapporto è reso ancora più grave dalla presenza di bambini con handicap o per i quali è prevista la somministrazione di farmaci salva vita. A differenza dell’Amministrazione Capitolina – prosegue Valentina Paiella – i giudici del Tar hanno capito perfettamente i pericoli a cui i nostri bambini sono esposti, bambini che, ricordiamolo, hanno un’età compresa tra 4 mesi e i 6 anni e che nel nido e nella materna dovrebbero trovare un luogo accogliente con delle precise figure di riferimento, non educatrici stressate e impossibilitate a fare bene il proprio lavoro”.

Necessaria una riflessione. “Noi genitori del Gruppo Zero-Sei –conclude Paiella – continuiamo a pensare che, ora più che mai, sia necessaria da parte del sindaco Marino e dell’assessore Masini una profonda riflessione su un  tema così delicato come quello dell’educazione e dell’infanzia, riflessione che non può prescindere dal coinvolgimento dei genitori e degli esperti del mondo dell’infanzia”.

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