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Roma, Raggi: monitoriamo spostamenti cittadini con compagnie telefoniche

“Nessuna città può resistere in eterno senza tributi, perché di fatto in questo momento non ne incassiamo” 

"La parola d'ordine della fase 2 deve essere 'gradualità': non basta che il contagio sia sceso per sentirci tutti più forti e liberi. Guardate cos'è successo a Wuhan, con restrizioni severe all'inizio, poi hanno riaperto e c'è stata una ricaduta. L'importante è consolidare i risultati raggiunti e ripartire con gradualità", lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervenendo su Rai Radio1.

"Nel momento in cui si riaprirà serviranno gradualità e prudenza: non si pensi che il 4 maggio andremo tutti in strada", ha detto ancora la sindaca.

"Stiamo lavorando con un nostro Dipartimento e le Università ad una apertura scaglionata dei vari orari di ingresso – ha aggiunto – stiamo ragionando sulla possibilità di diversificare gli orari per scuole, uffici pubblici ed Università così da diluire il carico di persone durante la mattinata, per non avere più le ore di punta''.

"Siamo in contatto con le compagnie telefoniche, nell'assoluto rispetto dell'anonimato, per capire i comportamenti dell'utenza per sapere quali linee rinforzare e rimodulare", ha dichiarato la prima cittadina, ci serve per potenziare e rimodulare le linee, l'anonimato è garantito, assicura la Raggi. Un modo per capire quanta utenza si sposta, e come, utilizzando quali linee.

"Nella parte iniziale della fase 2 almeno il 20% dei dipendenti capitolini continuerà a lavorare in smartworking. Si dice che da casa aumenti la produttività: serve un cambio di mentalità anche nel lavoro, bisognerà lavorare su progetti e obiettivi e non più in base agli orari – ha affermato la sindaca – Stiamo lavorando anche per la riapertura degli uffici, quelli con un contatto con il pubblico saranno gli ultimi a riaprire", ha precisato. 

"E' in corso un confronto con la Regione per i test sierologici ai lavoratori capitolini prima del rientro. Abbiamo anche chiesto alla Asl i tamponi per i luoghi più a rischio, come le Rsa", ha proseguito Virginia Raggi nell'intervento su Rai Radio1.      

"Il caso della coppia di turisti cinesi ci ha messo in allerta, abbiamo attivato misure di controllo e da subito ci siamo messi al lavoro per la sanificazione dei luoghi pubblici e per la chiusura di punti sensibili, come i centri anziani. Poi c'è stato il comportamento dei romani, che hanno capito subito la serietà della situazione e hanno rispettato tutte le prescrizioni: dobbiamo fare i complimenti ai romani", così ha motivato la sindaca la pronta reazione della Capitale all'epidemia da coronavirus, i dati confortanti del momento. 

"Se Roma Capitale è a rischio default? Ci stiamo cautelando, ma nessuna città può resistere in eterno senza tributi, perché di fatto in questo momento non ne incassiamo. Per questo stiamo lavorando con il Governo per il cosiddetto decreto 'Cura Comuni'. Un'idea, ad esempio, è quella di permetterci di utilizzare soldi nostri accantonati che oggi per legge non possiamo toccare", ha spiegato la Raggi.

E in ultimo, sulla possibilità di occupare nuovamente la poltrona di sindaco, l'inquilina di Palazzo Senatorio risponde in modo laconico: "Una mia ricandidatura alle prossime comunali? Non è il momento di parlare di poltrone, siamo al lavoro sull'emergenza e sulla fase 2. Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e di fare".

 

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