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Roma, quartiere Prati: “Basta col mercatino abusivo”

La denuncia di Luca Aubert e Simona Baldassarre, consiglieri di Noi con Salvini al Municipio I

Dai cassonetti alla vendita, il materiale che per lo più caratterizza il mercatino di Prati è fatto di merce recuperata dai cassonetti. Un vero e proprio suk, tutte le mattine, si presenta agli occhi dei cittadini del Municipio I. Siamo tra piazzale degli Eroi e via Andrea Doria. Nonostante ripetuti blitz, la situazione prosegue indisturbata, creando caos, disordine, degrado e un pericolo per la salute, proprio perché la merce venduta spesso viene recuperata tra i rifiuti e messa in strada.

Tra gli altri, a denunciare la situazione, i consiglieri municipali Luca Aubert e Simona Baldassarre, di recente trasmigrati nella lista Noi con Salvini. "Al di là della più o meno lecita provenienza della merce venduta o scambiata – dicono i consiglieri – crediamo e siamo convinti che un presidio fisso possa sollevare e liberare una volta per tutte il quartiere da questo problema".

Lo stesso Aubert, contattato telefonicamente dalla redazione di Romait, ci spiega che sul tema, in Municipio, sono state presentate diverse interrogazioni e mozioni. "Tempo fa – dice Aubert – riuscimmo anche ad ottenere un presidio della Polizia Municipale, che vigilava dalle 5 alle 9 di mattina circa, e il fenomeno, in parte era stato debellato. Poi, però dal Comando hanno detto di avere urgenza di personale in altre zone, e quindi il presidio è stato smantellato, e il mercatino è tornato come era alle origini, si è nuovamente ingrandito e non è più stato controllato".

Secondo i consiglieri di Noi con Salvini in Municipio I, dunque, la soluzione è ripristinare questo presidio della Polizia Municipale. "Bastano una macchina e due agenti. Poi, certo, bisognerà stare attenti che il mercatino non si sposti altrove. Proporremo questo anche in occasione del Consiglio straordinario sulla sicurezza giovedì prossimo".

Il mercatino di Prati è stato oggetto di numerosi blitz in passato. "Ma dopo due ore, tornano di nuovo a vendere. E anche se il materiale viene sequestrato – continua Aubert – essendo per lo più merce recuperata dai cassonetti, è facile trovare nuova merce da vendere".

Sicurezza e decoro sono le parole d'ordine per combattere questo stato di degrado e sporcizia. "Ho parlato con molti cittadini, sono esausti, la situazione è insostenibile. Bisogna assolutamente che le istituzioni facciano il loro dovere e intervengano prima che lo facciano i cittadini stessi per ripristinare condizioni di vivibilità accettabili".

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