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Roma, Processo Stefano Cucchi, Possibile rinvio dibattimento 13 ottobre

Ilaria: “Io e la mia famiglia ci sentiamo presi in giro. Gravissimi reati contestati agli imputati come calunnia e falsa testimonianza rischiano la prescrizione”

“Io e la mia famiglia ci sentiamo presi in giro. La Giustizia non può funzionare in questo modo”. Lo scrive su facebook Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, che esprime cosi’ la sua amarezza per un possibile rinvio del dibattimento fissato per il prossimo 13 ottobre. “Ho appena letto un post di Roberto Saviano sulla lentezza della giustizia in Italia- dice Ilaria Cucchi-. Il 10 luglio scorso il gip di Roma ha rinviato a giudizio cinque Carabinieri per la morte di mio fratello Stefano Cucchi. Ha fissato l’inizio del processo in Corte d’Assise per il 13 ottobre. Mancano pochi giorni all’udienza.

Ora apprendo dai giornalisti che sarebbe stato detto loro dalla cancelleria della Corte d’Assise di Roma che il mio processo non si terrà perchè assegnato alla stessa presidente Canale del primo processo la quale, ovviamente, si dovrà astenere con ulteriore slittamento di un dibattimento che avrebbe dovuto iniziare 8 anni fa”.

Sono passati ben tre mesi dal rinvio a giudizio– aggiunge-. Gravissimi reati contestati agli imputati come calunnia e falsa testimonianza rischiano la prescrizione. Sembra che alla Giustizia non interessi nulla. È noto che i Carabinieri imputati, Mandolini in testa, contano sulla prescrizione. Era proprio necessario far passare inutilmente questi mesi senza fare nulla per sostituire quel giudice incompatibile?”.

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