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Roma, processo nomine. Procura deposita ricorso contro assoluzione Raggi

I pm non credono nelle motivazioni addotte dalla sindaca, riguardo alla vicenda della promozione di Renato Marra, fratello di Raffaele, suo ex braccio destro

I pubblici ministeri Paolo Ielo e Francesco Dall'Olio hanno depositato il ricorso per l'appello con l'intenzione di ribaltare il verdetto di assoluzione per il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dall'accusa di falso in atto pubblico deciso in primo grado dal tribunale monocratico lo scorso 10 novembre.

Il settimanale "Espresso" ha riportato la notizia. In pratica, i pm non credono nelle motivazioni addotte dalla sindaca, riguardo alla vicenda della promozione di Renato Marra, fratello di Raffaele Marra, suo ex braccio destro; non credono che fu "raggirata". 

Ielo e Dall'Olio sono convinti che il sindaco di Roma abbia fornito elementi falsi all'Anticorruzione del Campidoglio consapevolmente, con lo scopo di difendere il suo ex braccio destro, che aveva fatto pressioni per far promuovere il fratello Renato a capo del Dipartimento del Turismo, con un sostanziale aumento di stipendio, e soprattutto se stessa.

La menzogna, secondo la Procura, avrebbe avuto lo scopo di eludere al primo cittadino di essere considerata complice di Marra e a impedire l'apertura di un'indagine penale che avrebbe potuto costringerla a dare le dimissioni dal M5s e dalla carica di sindaco di Roma.

Nelle 300 pagine di motivazioni dell'assoluzione in primo grado, il giudice monocratico Ranazzi riconosce che “il fatto c'è” perché l'affermazione della Raggi all'Anac "non corrisponde alla realtà" ma sostiene che quest'ultima "non costituisce reato" perché mancherebbe il dolo e il movente. Una decisione che Ielo e Dall'Olio vogliono ribaltare.

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