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Roma, presidio sindacale Camera di Commercio in corso: sciopero della fame

Presidio di solidarietà USB a un ex impiegato in sciopero della fame e della sete

E’ in corso a Roma, in Via Oceano Indiano, un presidio di solidarietà con i lavoratori della Camera di Commercio Industria e artigianato di Roma organizzata dal sindacato USB.

Presidio alla Camera di Commercio di Roma

Per poter valutare la veridicità probatoria che è sfociata nella manifestazione occorre fare un passo indietro e riportarci al 22/07/2021. Infatti in tale data un impiegato della Camera di commercio di Roma, il Sig. Silvano Rossi, che nel frattempo era andato in pensione, a seguito di diniego degli arretrati legati alla produttività ed alla cattiva valutazione finale ottenuta per il lavoro svolto, a suo parere non conforme al suo lavoro e servizio, ha iniziato lo sciopero della fame e della sete. Per avere una concreta risposta che non è mai arrivata.

Nel frattempo, sembra che siano scaturite altre consimili realtà le quali hanno solidarizzato con il Rossi fino a far intervenire la sigla sindacale organizzatrice del presidio.

Le dichiarazioni di Silvano Rossi, in sciopero della fame e della sete

Abbiamo chiesto al Sig. Silvano Rossi, che per anni è stata la voce del centralino della Camera di commercio di Roma che dava informazioni alle nostre telefonate, cosa lo ha spinto ad un tale gesto e se la sua ex dirigenza sia stata informata e se la stessa ha dato una qualche risposta.

“Le mie legittime richieste, probabilmente, hanno toccato poteri e personaggi troppo forti che da solo non sono in grado di poter denunciare e di far ragionare. Le pressioni lavorative, negli ultimi tempi erano fortissime e molti dei miei colleghi sembra che abbiano desistito perché stremati. In non sono stremato e voglio vederci chiaro non solo per me ma anche per loro. Voglio anche ricordare che vi sono state mancanze per le richieste da parte di chi, come me invalido, ha subito umiliazioni ed ha visto negate le richieste dei benefici spettanti a coloro a cui è stata riconosciuta l’invalidità attraverso la Legge 104.”

E ancora abbiamo chiesto: Perché le valutazioni dei dirigenti le sembrano non siano state rispondenti alla realtà? “Perché non ci hanno spiegato i metodi usati e se sono stati utilizzati, per tutti, gli stessi parametri di valutazione dal momento che, solo chi, come me, si è opposto a determinate richieste legittime, ha visto la sua valutazione lavorativa essere calcolata negativamente con tutte le ripercussioni conseguenti”

E ancora: Sig. Rossi Silvano, ha avuto messaggi di solidarietà da parte dei suoi colleghi? “Ho inviato comunicati a tutte le testate giornalistiche italiane, ma nessuno si è presentato a chiedere cosa stesse accadendo. I miei colleghi ed ex colleghi, anche quelli del mio team, hanno tutti inviato messaggi di solidarietà e sono stati e sono tutt’ora presenti. Vogliono anche loro chiarezza.”.

Il significato della manifestazione odierna

Naturalmente le norme che regolano il lavoro dipendente sono le stesse leggi che valgono anche per i dipendenti della Funzione Pubblica. Tuttavia non si possono sopportare, ove accadessero, forzature e neanche eseguire ed ubbidire senza fiatare.

La manifestazione odierna è tesa a rivendicare i diritti dei lavoratori e stabilire se realmente i penalizzati hanno disubbidito e se sono stati veri e propri fannulloni e se i dirigenti hanno agito secondo le norme.

Queste assurde vicende, che pensiamo non siano isolate nel nostro paese, come ha anche testimoniato la trasmissione di “REPORT” nella puntata del 13 dicembre è emblematica del clima che si respira quotidianamente negli uffici pubblici.

Chi ha una dignità non si ferma perché è necessario sanzionare anche i “vertici” qualora non dovessero rispettare le regole. Qualora divenissero despoti e non dirigenti, se dovessero reprimere la libertà ai loro subalterni, qualora negassero i dipendenti della libertà di denunciare soprusi o mancanze e qualora negassero risposte alle loro scelte.

Alessandro Spaziani

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