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Roma. Multiservizi, Rsa: Dal Comune impegno a fermare i licenziamenti

Il Campidoglio si è detto pronto alla riapertura di tutti i tavoli per la soluzione della vicenda Multiservizi, e chiederà il ritiro del licenziamento dei 30 lavoratori e le dimissioni in blocco del cda dell’azienda

Il Campidoglio è "pronto a riaprire tutti i tavoli per trovare una soluzione" e chiederà alla Roma Multiservizi il ritiro della procedura di licenziamento collettivo dei 30 lavoratori messi in mobilità e le dimissioni in blocco dei 'suoi' membri nel consiglio di amministrazione dell'azienda, di cui attraverso Ama detiene il 51%. È quanto, apprende l'agenzia Dire, hanno riferito oggi pomeriggio alle rsa l'assessore alla Sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, il direttore generale di Palazzo Senatorio, Franco Giampaoletti e il consigliere comunale del M5S, Roberto Di Palma, in un incontro che si è tenuto nella sede dell'assessorato capitolino.

"Ci dicono che chiederanno il ritiro della procedura di licenziamento collettivo sostenendo che per loro ci sono comunque i 30 giorni di sospensione, che dovranno rivedere tutte le posizioni dell'azienda, tanto che faranno dimettere i membri del cda espressione del 51%, e ci dicono di essere pronti a riaprire tutti i tavoli atti alla soluzione della annosa questione", spiegano alcuni rappresentanti alla Dire al termine dell'incontro.

Che, però, restano sul chi va la': "Niente è messo per iscritto e noi ci possiamo far prendere in giro una sola volta: abbiamo già ritirato uno sciopero per un tavolo tecnico che non ci ha portato a nulla". Ecco perche' "quando ci hanno proposto di incontrarci l'1 dicembre oppure il 4 purché si ritiri lo sciopero (fissato per il 5 dicembre, ndr), noi abbiamo risposto: se veramente volete risolvere la situazione ci incontriamo direttamente il 5 con tutti i lavoratori in Campidoglio, perché i problemi da risolvere sono tanti".

Tra i nodi da sciogliere, sottolineano le Rsa, "non c'è solo la mobilità degli impiegati, c'è la gara delle addette alla refezione, per non parlare della gara a doppio oggetto sospesa per volontà dell'Antitrust che potrebbe sfociare in una gara a più lotti senza garanzie per i lavoratori". L'appuntamento per lo sciopero-incontro del 5 dicembre in Campidoglio diventa dunque uno snodo "fondamentale per il futuro dei lavoratori e dell'azienda".

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