Roma, la vigilessa che ha fermato il pirata: ho agito d’istinto
“L’ho inseguito per un tratto di circa cinque chilometri fino a via di Mezzocammino, dove sono riuscita a fermarlo, e gli ho tolto le chiavi della macchina”
Nel giorno della Festa della donna è stata proprio una donna, Donatella Catena, istruttore della Polizia di Roma Capitale, a compiere un gesto tanto istintivo quanto pericoloso. Un inseguimento, da sola, che ha permesso la cattura di un pirata della strada a bordo di una Smart che stamattina alle 10.30, dopo aver ignorato l’alt della Polizia locale, ha investito un vigile urbano per poi darsi alla fuga.
“Ci trovavamo in via Cristoforo Colombo all’altezza di via di Acilia per una chiusura della strada- racconta la vigilessa all’agenzia Dire- quando ad un tratto un automobilista ha effettuato una manovra, sorpassando i veicoli fermi in coda al semaforo. Quindi i miei colleghi hanno tentato di fermarlo per contestargli l’infrazione“. Fin qui tutto normale, se non fosse che l’uomo alla guida, un professionista di 50 anni con alcuni precedenti, giustificando una presunta emergenza, ha deciso di non favorire i documenti, di ingranare la prima e ripartire.
Peccato che davanti a lui ci fosse ormai un agente, che è stato travolto dall’auto e sbalzato a terra. “L’uomo non si è voluto fermare e ha proseguito la marcia”, racconta l’istruttore della Polizia locale, che prosegue: “Nonostante l’alt del collega, lo ha investito e travolto”.
Tutto succede in pochi istanti e mentre un altro agente soccorre il vigile investito finito a terra: “Io d’istinto- racconta la vigilessa- ho preso la macchina di servizio e sono corsa all’inseguimento. L’ho inseguito per un tratto di circa cinque chilometri fino a via di Mezzocammino, dove sono riuscita a fermarlo. L’ho fermato e gli ho tolto le chiavi della macchina– conclude- poi con i miei colleghi, con i quali ero in contatto radio, abbiamo proceduto con l’identificazione e lo abbiamo portato presso i nostri uffici per contestargli tutti i reati a suo carico”.
Una storia che si è conclusa con la messa in stato arresto presso il suo domicilio del 50enne che domani sarà processato per direttissima e con una stretta di mano tra l’istruttore Catena e suoi superiori del Gruppo pronto intervento traffico della Polizia di Roma Capitale diretto da Antonio Di Maggio. Ma soprattutto con un ‘grazie’ da parte dell’agente ferito, che ha riportato una frattura alla spalla e che non dimenticherà mai questo 8 marzo in cui grazie ad una collega è stato possibile bloccare il suo investitore. (Ago/ Dire)