Roma inarrestabile 2-0: Gasperini trova la quarta vittoria, Verona fermo ai rimpianti
Per la Roma 12 punti, porta inviolata e dopo la vittoria con il Verona, la sensazione di un progetto che comincia a prendere forma

La Roma di Gian Piero Gasperini continua a correre. Dopo il derby vinto, all’Olimpico arriva un altro successo di peso: 2-0 all’Hellas Verona, in una gara che certifica la solidità di una squadra capace di collezionare quattro vittorie nelle prime cinque giornate di Serie A. Dodici punti, porta inviolata e la sensazione di un progetto che comincia a prendere forma.
L’avvio sprint di Dovbyk contro il Verona
Il match si accende subito. Nonostante l’Hellas si presenti con atteggiamento aggressivo e voglia di sorprendere, la Roma passa in vantaggio al 7′: cross perfetto di Çelik dalla destra, inserimento aereo di Dovbyk e colpo di testa vincente. È il gol che orienta la partita, arrivato con tempismo e precisione.
Il Verona reagisce con orgoglio. Orban, fra i più vivaci, sfiora il pari due volte: prima trova la risposta coraggiosa di Svilar, colpito in pieno volto, poi fallisce clamorosamente davanti alla porta spalancata, colpendo la traversa. Sono episodi che lasciano l’impressione di un’occasione persa già nei primi 45 minuti. La Roma, dal canto suo, costruisce poco ma controlla, andando al riposo sull’1-0.
La ripresa: Verona coraggioso, Roma cinica
Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di Zanetti alza ulteriormente i ritmi. Giovane e Serdar ci provano senza fortuna, Belghali spinge con continuità sulla corsia destra, mettendo in difficoltà Angelino. Gasperini interviene con cambi mirati sugli esterni e in avanti, inserendo Ferguson, ma l’inerzia resta a lungo favorevole al Verona.
La svolta arriva nel quarto d’ora finale. Pellegrini recupera un pallone prezioso su Serdar e innesca Koné, che trova una deviazione utile a servire Soulé: l’argentino non perdona, mancino secco e 2-0. È la seconda rete in campionato per il classe 2003, già diventato uno degli uomini più determinanti della nuova Roma.
Da lì in avanti, l’Olimpico diventa passerella. El Shaarawy, Çelik e Cristante cercano la terza rete, mentre Orban vive la serata storta: nel recupero segna, ma il gol viene annullato per un tocco di mano. Il sipario cala sul 2-0, risultato che fotografa la differenza di concretezza fra le due squadre.
Le pagelle: Dovbyk e Çelik sugli scudi, Orban sprecone
Roma:
- Dovbyk (7) – Gol che sblocca la gara, presenza costante in area. La risposta giusta dopo le critiche tecniche ricevute da Gasperini.
- Çelik (6.5) – Da braccetto a quinto di fascia, incide ovunque. Assist, corsa e personalità.
- Svilar (7) – Sempre reattivo, decisivo sul primo tentativo di Orban.
- Soulé (6.5) – Poco incisivo per un’ora, ma il sinistro che chiude i conti vale oro.
- Mancini (5) – Serata difficile contro Giovane e Orban: soffre velocità e fisicità.
Verona:
- Orban (5.5) – Intraprendente, ma fallisce l’occasione che avrebbe potuto cambiare la partita. Nel recupero la sfortuna lo tradisce di nuovo.
- Belghali (6.5) – Una spina nel fianco sulla fascia, corsa e coraggio.
- Giovane (6) – Prova a scuotere i compagni con un paio di conclusioni, manca solo la precisione.
Roma-Verona, i numeri che raccontano la partita
- 12 punti in cinque giornate: la Roma non partiva così bene in Serie A dal 2021/22, quando in panchina c’era Mourinho.
- 4 clean sheet in cinque gare: solo altre cinque volte nella storia i giallorossi avevano difeso così bene in avvio di torneo.
- Dovbyk: primo gol stagionale in Serie A, arrivato al 6′55″, il più veloce della Roma dal maggio scorso.
- Soulé: 6 gol e 6 assist nell’anno solare, nessuno così incisivo fra i pari età, a parte Nico Paz.
- 50ª presenza con la maglia giallorossa per Dovbyk, che si conferma uomo chiave.
- 17 trasferte consecutive del Verona all’Olimpico con gol subiti: un record negativo che si allunga.
Gasperini e il nuovo corso giallorosso
Il tecnico piemontese ha preso in mano la squadra con decisione. Dopo un derby che ha dato slancio, il 2-0 al Verona è la prova che la Roma non è solo entusiasmo, ma anche equilibrio. Le difficoltà difensive restano, come dimostrano le occasioni create dagli scaligeri, ma la capacità di soffrire e colpire al momento giusto è un segnale da squadra matura.
Il Napoli, ora agganciato, resta la misura per capire quanto possa spingersi in alto questa Roma. Intanto i giallorossi hanno trovato la compattezza di un gruppo che, anche nei momenti meno brillanti, sa come portare a casa i punti.
Verona, dignità e rimpianti
Zanetti può uscire dall’Olimpico a testa alta, ma con poche consolazioni. L’Hellas ha giocato una gara coraggiosa, creando almeno tre palle gol nitide, ma ha pagato a caro prezzo la mancanza di cinismo sottoporta. La classifica (tre punti in cinque giornate) non racconta l’impegno messo in campo, ma impone riflessioni: senza una svolta offensiva, la lotta salvezza rischia di diventare ancora più complicata.
La Roma pensa in grande
Il calendario giallorosso, con impegni ravvicinati fra Serie A ed Europa, dirà molto sulla reale consistenza del progetto Gasperini. Per ora, però, i numeri parlano chiaro: dodici punti, porta quasi inviolata e attacco capace di colpire nei momenti chiave. La Roma ha iniziato a costruire le fondamenta di una stagione che, se continuerà con questo passo, potrà avere ambizioni ben oltre il quarto posto.