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Post Roma-Lille: porta stregata ma prestazione sottotono

Il clamoroso finale di partita non cancella una partita complicata fin dall’inizio

Tsimikas durante Roma-Lille

Tsimikas durante Roma-Lille (© AS Roma Official X Page)

La prima sconfitta in campo europeo, inaspettata quasi quanto quella patita col Torino, porta con sé dubbi su una Roma che sembrava lanciata ma anche una certezza: il processo di Gasperinizzazione è intrapreso sì, ma ancora lungo.

Errore difensivo e gol immediato: partenza ad handicap senza la forza di reagire

L’appoggio su Tsimikas che perde il controllo del pallone, due passaggi diretti verso la porta e il gol lampo di Heraldsson. In 6 minuti la Roma si è trovata sotto senza rendersene conto. Uno dei pochi gol subiti finora, e se possibile il più grave, ma da lì la reazione è tardata ad arrivare. La partita si è incanalata sui binari che voleva la formazione ospite e i giallorossi non sono riusciti a farla girare, soprattutto dal punto di vista del gioco, della manovra e del territorio.

Porta stregata e il delittuoso triplo errore dal dischetto

Nonostante una prestazione più difficile però, la Roma ha avuto occasioni per pareggiarla (anche per andare sotto di due gol a dire il vero, ma Svilar su Giroud e la scarsa precisione nelle ripartenze non l’hanno realizzato). La quadrupla occasione al minuto 35, tra tiri stoppati, parate e salvataggi sulla linea. Il triplo calcio di rigore sbagliato. Chance enormi ma fallite: sì anche per merito del portiere Ozer, ma anche per brutti tiri dal dischetto, due di Dovbyk, l’ultimo di Soulé. Dopo un periodo positivo, è mancata anche mentalità e cattiveria.