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Roma, impianti pubblicitari: di meno e più piccoli. Le novità

La Giunta ha approvato il nuovo Prip, il Piano regolatore degli impianti pubblicitari

Meno impianti pubblicitari e più piccoli: ecco il nodo del nuovo PRIP capitolino, il Piano regolatore degli impianti pubblicitari, approvati dalla Giunta capitolina.

Saranno infatti ridotti del 38% i cartelloni – dai 224mila metri quadrati di oggi si passa a 138mila metri quadrati di esposizione pubblicitaria massima – con dimensioni massime 3×2 a fronte delle attuali 4×3; sarà vietata l'installazione in zone come le aree naturali, rive del Tevere, muraglioni o parchi pubblici, la riserva del litorale, l’Agro romano, la Tenuta di Castel Porziano, ville storiche e acquedotti. Inoltre, sarà vietata la pubblicità con contenuti che incitino al sessismo o alla violenza.

Vengono anche classificate le strade e definite zone e sottozone – 8 tipi stradali rispetto ai 20 di prima – che permetteranno ai Piani di localizzazione di prevedere tipologie e il numero di impianti per ciascun area. Prevista anche la possibilità di dedicare il 10% dell'esposizione pubblicitaria ai mercati rionali e alle edicole, ma anche di realizzare progetti speciali e di arredo urbano – come bike sharing, impianti di segnaletica turistica, impianti innovativi.

Soddisfatto il sindaco Ignazio Marino che dichiara: “Da 25 anni aspettavamo delle nuove regole. Noi vogliamo sicurezza, e quindi non più impianti agli incroci che possano distrarre gli automobilisti e causare incidenti”. “Con il nuovo PRIP – ha aggiunto – diminuiremo il numero dei cartelloni ed aumenteremo le entrate fino a 30 milioni di euro”.

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