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Roma. Festa Befana slitta di 7 giorni, Gli ambulanti non ci stanno

Un rinvio pare dovuto ai costi ”proibitivi” a cui gli ambulanti devono far fronte per avere un banco a piazza Navona: circa 24mila euro a operatore, secondo Fivag Cisl, di cui 12mila solo per la sicurezza

Slitta almeno di una settimana l'apertura della Festa della Befana a piazza Navona, dopo il tavolo tra associazioni e amministrazione di Roma tenutosi ieri sera in Campidoglio. Un rinvio che sembra vertere sui costi ''proibitivi'' a cui gli ambulanti devono far fronte per avere un banco nella piazza romana: circa 24mila euro a operatore, secondo Fivag Cisl, di cui 12mila solo per la sicurezza, riporta l'Adnkronos.

''La garanzia della sicurezza per la Festa dei Bambini avrebbe meritato mesi e mesi di studio, invece come al solito convocazione all'ultimo momento. Tutto arrangiato, tutto raffazzonato. Eppoi ci si lamenta se accadono disastri come quello di Torino alla finale di Coppa, dove l’improvvisazione è regnata sovrana'', denuncia sul suo blog Vittorio Baglioni, presidente Fivag Cisl Ambulanti che lamenta i ''costi proibitivi'' del sistema di sicurezza che dovrebbe essere assicurato dagli ambulanti, pur non essendo gli organizzatori della manifestazione.

''Dovevamo essere ricevuti – dichiara Baglioni, rievocando la riunione di venerdì sera – presso i Gruppi Consiliari in Via del Tritone, invece all’ultimo minuto, solito contrordine: ci vediamo presso la sala del Carroccio, al Campidoglio alle 18 in punto. Fino alle 19.30 nessun politico presente. Alle 19.45 entra la corte e tutti in piedi. Si consegnano i depliant e si quantifica la partecipazione, che ha il sapore della beffa: € 549.000 Iva compresa in unica soluzione anticipata al ritiro del permesso.

Una spesa folle che sommata agli oltre € 100.000 del Presepe, la Cosap, la Nettezza Urbana, l’assicurazione contro terzi e per danni, il tutto suddiviso per trenta operatori (tanti saranno i sopravvissuti alla formulazione della spesa precisa e al ritiro del titolo) porta ad un preventivo di spesa complessiva di oltre € 24.000 pro capite ad operatore''.

''Vincere un concorso dovendo pagare 24.000 euro per stare al freddo e al gelo, vigilare i furti di merce, non potersi ammalare, vendere soltanto quello che ti dicono in un gazebo facile preda di ratti e gabbiani lo possiamo definire "vittoria" o "truffa mascherata da vecchietta con la scopa volante"???'', conclude Baglioni. Lo comunica l'Agenzia Adnkronos.

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