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Roma e i rifiuti. Ci avevano promesso il decoro di un Borgo del Trentino

Il disagio si trasforma in beffa se si pensa che a meno di cinquanta metri c’è un grande deposito AMA con camion parcheggiati in bella posa

Rifiuti in Viale Moschea a Roma

Rifiuti in Viale Moschea a Roma

Che la confusione in AMA regni sovrana è un dato ormai sotto gli occhi di tutti. Seppur un certo miglioramento si nota da qualche mese a questa parte, la situazione di strade e marciapiedi di Roma è ben lontana dall’essere lontanamente paragonabile a quella di un “borgo del Trentino” vagheggiato e promesso dal primo cittadino della città ormai due anni fa.

Roma Capitale e lo sfoggio del nastro bianco e rosso

Basta recarsi in viale della Moschea, nell’elegante quartiere Parioli, a pochi passi da villa Glori, per sperimentare quella esperienza visiva e “sensoriale” tanto cara all’assessore all’ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi. Qui, enormi cumuli di rifiuti di ogni tipo estratti dalla vegetazione durante i lavori di bonifica effettuati dall’assessorato ambiente del Municipio 2, giacciono abbandonati ai lati della strada e sono lasciati marcire sul marciapiede.

Intorno ad alcuni di essi si nota ancora il nastro bianco e rosso messo non si sa a indicare cosa, in altri questo è ormai parte della massa maleodorante in decomposizione. Così, materassi, stendini, ripiani in legno, sedie, bottiglie, lattine, foglie, rifiuti organici di ogni tipo, fanno da vergognosa cornice alla famosa Fontana dell’Acqua Acetosa che da cinque secoli si erge con tutta la sua imponenza nella sottostante via dei Campi Sportivi. Il problema, come spiega Rino Fabiano, assessore all’ambiente del II Municipio, è che AMA non raccoglie tutti i rifiuti perché fuori cubatura dalla extra-TARI e quindi si innesca un tira e molla estenuante tra Municipio e AMA che, come risultato, porta a lasciare l’immondizia là dove è stata accumulata.

E chi subisce questa vergognosa situazione sono i cittadini che, in questo caso, devono camminare in strada a rischio della sicurezza personale, perché il marciapiede, invaso dai rifiuti e dai topi che ringraziano, risulta impraticabile. Il disagio, poi, si trasforma in beffa, se si pensa che a meno di cinquanta metri in linea d’aria, su viale dei Campi Sportivi, proprio sotto il dirupo “bonificato” e i quintali di immondizia che giacciono alla mercé degli agenti atmosferici producendo liquami dal fetore insopportabile, c’è un grande deposito AMA con squaletti e camion parcheggiati in bella posa.

Davvero incredibile. L’assessore Fabiano, comunque, assicura una soluzione a breve del problema. Noi ci uniamo alla speranza dei cittadini che il miracolo si avveri e il tira e molla tra i protagonisti di questa brutta vicenda, così simile a tante altre, troppe, che pugnalano al cuore la nostra meravigliosa città, si risolva il prima possibile e restituisca quel decoro che Roma e i cittadini meritano.

Luca Laurenti