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Roma, denaro per le buche: Procura indaga, ipotesi reato abuso d’ufficio

Il denaro derivante dalle multe dovrebbe essere speso per la manutenzione stradale e in progetti di sicurezza stradale

La Procura di Roma sta investigando per abuso d'ufficio riguardo all'utilizzo da parte di tutti i Municipi di Roma Capitale dei fondi destinati alla manutenzione del manto stradale provenienti dalle multe. il procedimento di cui è titolare il sostituto procuratore Antonia Giammaria, rimane al momento contro ignoti e non ci sono indagati.

A piazzale Clodio però sono stati ascoltati come persone informate sui fatti, alcuni funzionari del Campidoglio dell'ufficio Ragioneria e della Segreteria generale i quali hanno messo a disposizione dei magistrati già alcuni documenti.

Il sostituto procuratore Giammaria ha ascoltato anche Carlo Rienzi, presidente del Codacons in qualità di teste e come promotore della denuncia sulla destinazione dei proventi delle multe. Rienzi ha potuto non solo illustrare i tanti aspetti poco chiari della vicenda, ma anche depositare un dossier fotografico da cui si deduceva come alcuni lavori di manutenzione stradale comunicati dai Municipi in realtà risultassero non eseguiti o eseguiti solo parzialmente.

“Finalmente la magistratura, grazie all’opera coraggiosa del Pm Giammaria, ha deciso di vederci chiaro sul dramma delle buche capitoline, e sarà così possibile dare risposte non solo ai cittadini che ogni giorno devono fare gli slalom tra voragini e dissesto dell’asfalto, ma anche a quei genitori i cui figli sono morti in incidenti causati proprio dalle buche stradali", ha affermato il presidente Codacons.

Nei primi sei mesi del 2019 gli agenti della Municipale hanno registrato un milione e centomila infrazioni, grazie anche a nuove tecnologie come lo Street Control montato sul tettuccio delle autopattuglie. Un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2018.

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