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Roma, chiuse le indagini sulla morte del viceprefetto investito

Il conducente del mezzo, accusato di omicidio colposo, rischia il rinvio a giudizio

Sono chiuse le indagini relative alla morte del viceprefetto Giorgio De Francesco, investito il 6 ottobre da un bus turistico in via Cavour. Rischia il rinvio a giudizio il 58enne che era alla guida del mezzo. Nell'atto di fine inchiesta del pm Andrea Cusani emerge la situazione di rischio potenziale che per anni è stata dalla libera circolazione dei bus turistici nel centro di Roma.

La manovra del conducente del bus turistico ripresa dalle telecamere 

Il video, ripreso da telecamere di videosorveglianza, mostra come l'investimento di De Francesco e della moglie (la quale riportò solo qualche contusione) sia avvenuto a velocità inferiore ai 20 chilometri orari, ma non per questo sia meno letale date le dimensioni del mezzo. Il pm parla di negligenza, imperizia e imprudenza per descrivere la manovra effettuata dall'autista.

Negativi i test di alcol e droga sul conducente del bus turistico  

Sul conducente, originario di Monterosi (nel viterbese) sono stati effettuati tutti i test di rito per l’eventuale assunzione di droghe o alcol e hanno tutti dato esito negativo. Anche l’esame del cellulare del conducente, accusato di omicidio colposo, ha mostrato che egli non era distratto da alcuna conversazione. Le verifiche meccaniche hanno escluso problemi ai freni. 

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