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Roma, baby gang pesta disabile: condannati ad assistere i fragili

Per tre degli imputati il gup ha dato il via libera: dovranno prendersi cura dei disabili in un centro specializzato

Baby Gang

Facevano tutti parte della baby gang che si faceva chiamare “18” e che al momento è sciolta. I giovani al cospetto del Giudice si sarebbero mostrati pentiti per la brutale aggressione ad un loro coetaneo disabile. Il ragazzo era “colpevole” di aver fatto apprezzamenti via social alla fidanzata del capo della gang.

È conosciuto con il soprannome di “Fragolone” il capo della gang che nel maggio del 2021 ha organizzato, compiuto e filmato il pestaggio ai danni di un ragazzo disabile la cui “colpa” era stata di aver fatto apprezzamenti alla ragazza sbagliata. Si perché la giovane in questione era la fidanzata del capo e per una gang questo è un affronto insopportabile.

Ora anche la ragazza è imputata insieme agli altri ex- membri per lesioni.

Prima la trappola poi il pestaggio

E’ il 2 maggio del 2021, nei pressi dell’uscita della metro a piazzale dei Partigiani, quartiere Ostiense, a Roma. La trappola è scattata su Instagram. G., 15 anni, contatta L., ragazzo affetto dalla sindrome di down, senza che i due si conoscano. Vuole incontrarlo. E lui, senza pensarci un attimo, dice di sì.

All’appuntamento non c’è solo G., dopo pochi secondi dall’arrivo del giovane il branco sopraggiunge per accerchiare il ragazzo ignaro della trappola. Il primo ad accanirsi su di lui è il fidanzato della ragazza.

Poi seguono gli altri. Il pestaggio dura qualche minuto, i sei girano video e scattano foto. Poi scappano. Appena possono pubblicano i video su WhatsApp.

Si occuperanno dei ragazzi fragili

La messa in prova ai servizi sociali è il centro focale dell’intero processo a carico dei minori. L’udienza di ieri serviva proprio a capire se fosse o meno il caso di concedere la messa in prova per sospendere il processo. Per tre degli imputati il gup ha dato il via libera: dovranno prendersi cura dei disabili in un centro specializzato. Gli altri tre ragazzi, invece, hanno dei precedenti penali dunque la decisione va rinviata in base ai risultati della messa in prova relativa ai precedenti reati.

“Fragolone” di fronte ai giudici ha mostrato pentimento «Quel ragazzo ha fatto degli apprezzamenti a Ginevra. Era la mia ragazza, non doveva e mi sono arrabbiato» ma, ammette «Ho sbagliato, ignoravo i problemi di L. e chiedo scusa».

Parole di pentimento anche per gli altri ragazzi, vedremo se da questa triste vicenda trarranno davvero insegnamento.