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Roma, Atac, Sperimentazione bus con tornelli antievasione. Il punto

Con questa sperimentazione si vuole misurare la sostenibilità dei tempi di imbarco dei passeggeri sui mezzi di trasporto pubblico

Dall'11 giugno 2018 il Trasporto Pubblico di superficie della Capitale sta testando un nuovo sistema per contrastare il fenomeno dell'evasione dai biglietti Atac, che attualmene si aggira intorno al 40%. L'idea è quella di mettere in pratica il modello londinese, con l'ingresso dalla parte anteriore della vettura, e soprattutto con l'applicazione di tornelli antievasione.

Con questa sperimentazione si vuole misurare la sostenibilità dei tempi di imbarco dei passeggeri sui mezzi di trasporto pubblico.
L' Atac e l'Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, a prova terminata dovranno capire se la procedura non rallenti troppo la corsa della vettura. 
 
Dopo il 669, 62, 51 e 310, questa settimana è stata la volta del 170, bus che percorre la linea dalla stazione Termini a Piazzale dell'Agricoltura. 
Solo su una vettura è montato il tornello sperimentale, ed è obbligatorio acquistare il biglietto prima di salire sulla stessa vettura.
 
A ogni fermata l'autista attende che salgono dall' ingresso anteriore, poi fa scendere i passeggeri dalla porta posteriore. Nel modello inglese, i conducenti aprono contemporaneamente la porta anteriore e posteriore. Forse a Roma dovranno aspettare un po' prima di procedere alla stessa maniera, solo per un fatto di maturità civica.
 
Ma come stanno reagendo gli utenti dei mezzi di trasporto alla sperimentazione?
 
Abbiamo raccolto alcune testimonianze, commenti di viaggiatori al capolinea della stazione Termini in corrispondenza della partenza della vettura con tornello antievasione.
"È una bella iniziativa, finalmente si fa qualcosa contro i furbetti che non fanno il biglietto, e che secondo me sono la maggioranza delle persone all'interno di un autobus", ci dice la signora Maria.
 
"Io sono stato a Londra, e i mezzi di trasporto pubblico funzionano bene con questo sistema, certo lì sono più avanti di noi nell'educazione civica, si fa la fila alle fermate, prima di salire, non c'è il caos come a Roma", commenta il signor Aldo, che conclude: "Bisogna vedere come regge questa prova nei mesi autunnali e invernali, alla riapertura delle scuole, con un numero elevato di studenti sui mezzi".
 
Per Cesare, infine, "i romani e anche molti  stranieri che affollano quotidianamente i bus dell' Atac, andrebbero educati alle buone maniere. Sono pensionato e mi sposto tutti i giorni con i mezzi pubblici.
In certi orari non si può entrare, per come sono pieni, e bisogna sempre stare con gli occhi aperti, attenti ai gruppi di nomadi borseggiatori, ai ladruncoli di professione". 
Solo a sperimentazione conclusa potremo sapere se questo nuovo metodo anti evasione sarà adottato dal trasporto pubblico capitolino.

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