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Rocket Rockabilly, 1° Festival Internazionale a Roma

A Roma il 1° Festival Internazionale della cultura Rockabilly

Si sta svolgendo in questi giorni, fino domenica 18 maggio, il Rocket Rockabilly Festival, per la prima volta a Roma, evento internazionale per celebrare la musica e la cultura rockabilly. 

L'evento che ha luogo al Rude, locale famoso come ex Micca Club, vede la direzione artistica affidata a Betty Soares, già nota nella Capitale per aver curato gli spettacoli e le performance della Tattoo Expo, convention annuale del mondo dei tatuaggi, che si è svolta la settimana scorsa all'Ergife Palace Hotel. L'abbiamo raggiunta telefonicamente per chiederle cosa l'ha spinta ad organizzare un festival rockabilly. Ci risponde: "E' stata una scelta egoistica, io vado abitualmente a tutti i festival italiani ed europei quindi volevo averne uno finalmente a casa mia, per viverlo qui, volevo che anche Roma avesse il suo. I locali in città, tendono a non chiamare gruppi al di fuori del circuito cittadino o stranieri e spesso le sottoculture sono ignorate o prese sottogamba; ho sentito l'esigenza di un evento dedicato, proprio qui, con ospiti internazionali, dove fosse la musica la protagonista, per poter far veramente conoscere e vedere alle persone come sono questi festival, realtà già presenti in Italia e nel resto d'Europa".

Il rockabilly, come ci spiega B.S., è una sottocultura legata a qualcosa del passato, in questo caso gli anni Cinquanta, un po' modernizzata; nasce come genere musicale che da Elvis in poi ha visto aumentato il riff, rimanendo sempre come metro a quattro quarti, ma con una velocità differente, più veloce, spedita. Le band sono solitamente composte da voce, chitarra acustica, gretsch per batteria e contrabbasso, spariscono fiati e piano presenti nel rock'n'roll classico. Sei rockabilly quando ascolti questa musica e abbracci anche lo stile di vita, come il look che vede pantaloni a misura ben precisa con risvolto e stivali per gli uomini, gonne a ruota e abiti vintage, originali del periodo, per le donne, acconciature con ciuffi e pompadur.

Il programma ha visto come headliner Dave Phillips (UK) il venerdì, uno dei più importanti cantanti della scena, che ha firmato anche la prima cover della famosa “Tainted Love” di Ed Cobb, in versione rockabilly; ma anche Rhythm River Trio (UK) e Junior Marvel & Hi-Tombs (NL). Il sabato ha come protagonista il californiano Pep Torres, che canta il novantacinque per cento delle canzoni originariamente scritte in inglese, in spagnolo, con un mix di stile anni cinquanta, rock'n'roll, rockabilly, doowop, rhythm'n'blues e gli spagnoli Pike Cavalero, il sound rockabilly andaluso per eccellenza; ad aprire saranno gli italianissimi Adels. La domenica ci sarà la grande reunion dei Capone Bros, gruppo romano con a capo la grande personalità di Antonio Sorgentone, definito il Jerry Lee Lewis italiano, per la sua capacità di suonare il piano in modo acrobatico.

I Capone Bros sono uno dei pochi gruppi di Roma che hanno questo sound frizzante e leggero, da ricordare il loro successo “Pete Pete” che è anche conosciuto in America del Sud e usato come cover da un gruppo argentino.

Prima e dopo i concerti il djset, vede ospiti affermati sia in Europa che in Italia e Lalla Hop, dj romana, che nove anni fa ha portato la scena rockabilly proprio nella Capitale, facendo conoscere la cultura swing e rock'n'roll. Al festival sono presenti vari corner come quello per i tatuaggi a cura dello studio Ink Alley Tattoo di Fontenuova o per gli amanti di lacca e brillantina un angolo acconciature e trucco anni cinquanta; con uno stage di rockabilly jive si dà alle persone la possibilità di imparare i passi base di questo stile di ballo, poi moto, auto d'epoca e ovviamente si può anche mangiare gustando hamburger, pop corn e dolcissimo zucchero filato.

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