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Rifiuti nel Lazio, tutti cercano l’impianto di Aprilia

Ma Roma guarda con interesse anche a Guidonia, e il sindaco cerca il dialogo con Ignazio Marino

CHIUDE LA DISCARICA DI COLLEFERRO. Il tema della difficile gestione dei rifiuti non riguarda solo Roma, ma buona parte della Regione Lazio. Dopo la chiusura delle discariche di Bracciano e Guidonia, tocca ad un altro Comune affrontare l'annosa questione dello smaltimento dei rifiuti. A Colleferro chiude il tritovagliatore mobile della discarica di Collefagiolara, autorizzato a inizio 2013 da un'ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: cesserà di funzionare da mercoledì prossimo, 10 settembre. L’ordinanza di autorizzazione – riguardo la quale il Tar a fine luglio si era espresso negativamente sulla condotta della Regione – non verrà prorogata e così i 29 Comuni che conferiscono in quel sito dovranno cercarsi un impianto dove trattare l'immondizia.

È di qualche giorno fa la riunione presso l'assessorato regionale ai Rifiuti alla presenza del neodirigente, Flaminia Tosini, dell'amministratore unico di Lazioambiente (proprietaria della discarica e dei due inceneritori), Vincenzo Conte, e dei rappresentanti dei 29 Comuni ai quali è stata formulata una proposta per evitare l'interruzione di pubblico servizio, ovvero inviare i rifiuti – tramite Lazioambiente che, in qualità di società pubblica si è proposta – presso l'impianto tmb di Rida Ambiente ad Aprilia, lo stesso impianto che anche AMA aveva contattato per cercare una soluzione all’emergenza rifiuti nella Capitale, che non accenna ad arrestarsi, come testimoniano anche le foto di oggi, pubblicate in questo articolo. La tariffa dell’impianto di Aprilia è molto vantaggiosa, circa 109 euro a tonnellata, contro i 122 euro d Colleferro.

Tuttavia, nonostante il prezzo vantaggioso, qualcuno sostiene che i Comuni saranno costretti a sostenere costi superiori a quelli attuali, dal momento che bisogna tenere in considerazione anche quelli relativi al trasporto. E quindi, dai 122 euro attuali, si potrebbe passare a 140 euro circa, se non di più. C’è poi da considerare che la Regione vuole che gli scarti del trattamento tornino nella discarica di Colleferro per non gravare su quelle degli altri ambiti territoriali.

In breve: Colleferro – la cui discarica già attrezzata per trattare percolato e colaticci vari – continuerà a ricevere i camion con i rifiuti; da lì, verrà effettuato un trasbordo su compattatori dalle dimensioni più grandi e più sicuri, che poi viaggeranno verso Aprilia. Si prevedono 10 tir al giorno.

Secondo le prime informazioni, c’è la possibilità che i Comuni, per i costi maggiori da sostenere, possano ricevere l’aiuto della Regione Lazio, che sta anche lavorando per uno stanziamento di fondi, così come è già avvenuto per i Comuni conferivano i propri rifiuti nella discarica di Guidonia e che poi sono stati costretti a mandare tutto verso l'impianto tmb di Colfelice, in Ciociaria. I tempi previsti, al momento, sono di 5 mesi, un tempo in cui la Regione Lazio dovrebbe riuscire ad autorizzare l primo stralcio del tmb di Colleferro e passare poi alla sua realizzazione.

RIFIUTI SOLIDI URBANI, ROMA CERCA GUIDONIA. Nel frattempo giungono novità sul fronte Guidonia: “È all'attenzione del sindaco una richiesta avanzata da una nota società romana operante nel settore del recupero del rifiuto solido urbano per la realizzazione, sul territorio di Guidonia Montecelio, esattamente all'interno del perimetro del piano di insediamento produttivo Pip 2 Tavernelle, di un 'impianto di trattamento di rifiuti sulla base di tecnologie innovative'. Potrebbe, con molta probabilità, trattarsi della struttura industriale di cui ieri ha parlato su un importante quotidiano il sindaco di Roma Ignazio Marino, ancora alle prese con l'annoso, irrisolto, problema dei rifiuti nella capitale” – fa sapere in una nota il Comune di Guidonia Montecelio, nella quale si spiega che “la società, la Trasformambiente srl con sede in Roma, Lungotevere dei Mellini 12” avrebbe “individuato già i lotti disponibili, cinque, individuati all'interno del già citato piano di insediamento industriale”.

“Scrivono i vertici della società – continua la nota – che, nell'ambito della loro ricerca di ‘siti idonei per l'implementazione e lo sviluppo di una nuova tecnologia per la separazione e gassificazione di residui solidi urbani’, è stata individuata una area di interesse proprio all'interno del comune di Guidonia Montecelio, su un terreno adiacente alla statale Tiburtina”.

Il sindaco di Guidonia, Eligio Rubeis, si dice “pronto a valutare la possibilità di insediare l'impianto a beneficio, è bene ricordarlo, di un territorio più vasto” che a breve, con l'insediamento degli organismi di governo della Città metropolitana nella specifica competenza in materia di rifiuti, riguarderà nel suo complesso i 121 comuni della provincia di Roma. “Sono pronto a discutere la proposta con il sindaco di Roma, Ignazio Marino – continua Rubeis – Su temi così delicati e fondamentali per la vita dei cittadini è bene che ci sia intesa tra i primi cittadini dei due centri più importanti, ben consapevoli che il ciclo aperto con la raccolta differenziata andrà chiuso con una impiantistica all'avanguardia”.

“Resto inoltre in attesa che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il suo delegato in materia di Rifiuti, Michele Civita, mi ragguaglino sul destino che intendono riservare all'impianto cerroniano in località Inviolata” – conclude Rubeis.

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