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“Realizzare Insieme”, primo meeting Nuovo Centro Destra a Roma

Al teatro Massimo dell’Eur incontro con i maggiori esponenti Ncd, dettate le linee guida del nuovo partito

Riforme, Serietà, Speranza e fiducia: queste le parole con cui il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha esordito aprendo il primo meeting del Nuovo Centro Destra, denominato #RealizzareInsieme.
L’incontro svoltosi la mattina di sabato 6 aprile presso l’Auditorium Massimo dell’Eur, ha visto succedersi negli interventi gli europarlamentari Roberta Angelilli, Alfredo Antoniozzi e gli onorevoli Cicchitto e Quagliariello.

In un clima gioviale si è voluto rimarcare il cambio di passo intrapreso con lo strappo dello scorso dicembre da Forza Italia: “Bisogna ritornare in mezzo alle persone e ricominciare a fare politica, è opportuno far sì che chi è al potere  interagisca con la propria comunità e dibatta su cosa sia giusto fare. L’errore troppo spesso  commesso in passato è stato quello di  selezionare una classe dirigente sulla base di requisiti che esulavano totalmente da principi meritocratici – prosegue la Lorenzin – Dobbiamo pretendere di avere le persone migliori nei posti giusti”.
In ultimo conclude guadagnando gli applausi della platea, con un colpo ad effetto nei confronti dell’amministrazione capitolina, rilasciando una dichiarazione  che lei stessa tende a definire da militante piuttosto che da ministro: “Viviamo in una città patrimonio dell’umanità, abbiamo il dovere di tirare fuori Roma dalla palude in cui giace. Roma è un malato che non può essere terminale, deve guarire, dobbiamo farla guarire”.

Degno di nota è  anche l’intervento della collega di partito nonché europarlamentare Ppe Roberta Angelilli. La sua è una retorica più acuta e strategicamente mirata a toccare punti di discussione, confronto e spesso anche divergenza in seno allo stesso neonato partito, in primis la questione del Patto di stabilità, siglato dal governo Monti, ribatezzato dall’Angelilli “patto di stupidità”, precisando la necessità di operare tagli agli sprechi, ma che “i risparmi devono essere immediatamente reinvsestiti nel lavoro e quindi nella crescita del nostro paese, senza passare per istituzioni lontane dalla realtà nazionale”. 

Altro tema affrontato, che infiamma i dibattiti degli ultimi giorni, è quello legato all’immigrazione. Secondo i dati del bilancio dell’interno, solamente per tenere in piedi il progetto d’accoglienza, l’Italia spende ogni giorno 360 mila euro. “Dobbiamo dire basta al fatto che l’italia si trovi costretta ad accollarsi gli esorbitanti costi e le responsabilità di un problema che riguarda l’Europa intera”.

Rimanendo in tema internazionale, “è necessario recuperare quella credibilità a livello diplomatico, definitivamente persa con la squallida figura fatta dal governo Monti sulla vicenda Marò”. Non solo urge fare chiarezza su una questione che si dilunga da oltre due anni e mezzo, ma è altrettanto opportuno far emergere le responsabilità di coloro che sono venuti meno al loro ruolo di tutela in ambito diplomatico. 

Il congedo “buona battaglia a tutti” lanciato dalla Angelilli alla fine del suo comizio è senza dubbio un chiaro sprone, rivolto principalemente a tutti gli addetti ai lavori in vista delle prossime elezioni europee del 25 maggio, giorno in cui il Nuovo Centro Destra sarà chiamato alla superamento del primo importante test, quella prova di maturità che dovrà affrontare dopo avere compiuto appena 6 mesi di vita.

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