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Rai Due assalta don Minutella, fedele a Benedetto XVI, ma danneggia Bergoglio

Una pagina incommentabile da parte della trasmissione di Rai Due “Ore 14” di Milo Infante che getta un’ombra cupa sull’intera tv di Stato

Milo Infante, Don Minutella

Milo Infante, Don Minutella

Una pagina incommentabile da parte della trasmissione di Rai Due “Ore 14” di Milo Infante che getta un’ombra cupa sull’intera tv di Stato. Il senso dell’operazione è apparso immediatamente quello di approfittare della vicenda della Madonna di Trevignano, con la sua presunta e discussa veggente Gisella, per screditare – il del tutto estraneo alla vicenda – don Alessandro Minutella, il teologo siciliano noto in tutto il mondo perché per primo ha detto che Bergoglio non era il papa.

Benedetto XVI non ha mai abdicato

Don Minutella ha denunciato quanto abbiamo poi appurato oltre ogni evidenza: Benedetto XVI non ha mai abdicato, ma non ha fatto altro che annunciare la propria detronizzazione e collocazione in sede impedita. Invitiamo i lettori ad approfondire su questi due brevi documentari. “Dies Irae”: in questo (17 minuti) si illustra la perfezione della dinamica canonica con cui papa Benedetto si è fatto porre in “sede totalmente impedita” per poter rimanere il vero papa e scismare così, fin dall’inizio, il cardinale Bergoglio.

Intelligenti pauca”: nel secondo documentario, (16 minuti), si mostra come papa Benedetto, nell’arco di nove anni di impedimento, ci abbia fatto comprendere la situazione canonica con una serie di inequivocabili messaggi.

Ora, che questa operazione di Rai Due sia stata suggerita da “qualcuno” di Oltretevere è più che plausibile, in quanto non si comprende l’accanimento gratuito della tv di Stato italiana verso don Minutella e il suo centro “Piccola Nazareth” a Carini nell’evitamento compulsivo del tema centrale della sua vicenda: quanto dice su Bergoglio che, giornalisticamente parlando, è il tema dei temi, la questione del millennio.

Alcuni giorni fa, Milo Infante aveva fatto delle illazioni gratuite su una presunta appartenenza di don Minutella al mondo della Gisella di Trevignano. La prova? Una fotografia che la donna si era fatta scattare insieme al sacerdote durante una sua convention, così come fanno migliaia di persone ogni anno.

Già in quella occasione, Infante si era ben guardato dal toccare – anche solo di striscio – il tema per cui don Minutella è noto e arcinoto, ovvero il fatto che sostenga che Bergoglio non sia papa.

Ma alcuni giorni fa, quelli di Ore 14 sono tornati alla carica inviando la giornalista Arianna Giunti e un operatore a Carini.

Come ascolterete QUI , la mattina, don Minutella ha interloquito tranquillamente con loro nonostante le domande insistenti e offensive dei due fossero finalizzate a cercare di sapere qualcosa SOLO su presunti abusi edilizi, sulle collaboratrici, su vicende di un’acqua che sgorga da una fonte interna al centro. Un copione già visto, quando, anni fa, le Iene e sempre la Rai cercarono di montare uno scandalo sul cliché stantio del prete-guru-santone che maltrattava le suorine (addirittura dissero che le frustava) e si arricchiva a spese dei fedeli. Un buco nell’acqua, allora come oggi.

Ora, attaccare giornalisticamente don Minutella (sebbene sia una maramaldata visti i rapporti di forza), sarebbe anche lecito, ma se lo si fa eludendo in modo totale i temi per i quali lui è noto nel mondo, questo non è giornalismo, ma BULLISMO MEDIATICO VERO E PROPRIO.

E’ come andare da Julian Assange e chiedergli dettagli sulla sua dichiarazione dei redditi, o sul perché ha mollato la fidanzata, evitando in modo completo la questione Wikileaks.

Infatti la giornalista Giunti, evidentemente rispondendo a precise indicazioni, non ha accettato in alcun modo di intervistare don Minutella sul tema fondamentale della sua vicenda per la quale è stato presuntamente scomunicato e ridotto allo stato laicale.

Ciò dimostra l’intento chiaramente persecutorio nei confronti del sacerdote che ha ben poco a che vedere con la deontologia professionale.

Del tutto prevedibile quando, infatti, Ore 14 ha evitato di trasmettere il pacifico colloquio del mattino avuto col sacerdote e ha trasmesso solo una parentesi pomeridiana quando sono tornati alla carica e il don, ormai definitivamente esasperato, ha alzato un poco la voce. Tecnica tipica.

Il colmo del ridicolo quando la trasmissione di Infante ha censurato col silenzio alcune invocazioni di don Minutella “In nome della Santa Vergine”, “per Dio” (lo usava come invocazione perfino Petrarca) “in nome di Dio andatevene” facendole passare per presunte bestemmie.

Ripetiamo: se Infante fosse stato animato da un sincero moto di critica giornalistica verso don Minutella, lo avrebbe messo sotto torchio per quello che dice su Bergoglio, ma il fatto che IN MODO CHIRURGICO abbia evitato l’argomento cercando di ruspare a tutti i costi alla ricerca dello scandalo fa pensare che tale azione persecutoria sia stata con ogni probabilità suggerita da “qualcuno” di esterno alla Rai.

Certo è che il risultato finale è stato un danno per Bergoglio. Don Minutella è molto più noto e amato di quanto sospettino i colleghi e l’operazione si è dimostrata per quello che era: l’ennesimo attacco strumentalizzante.

Il teologo di Palermo è un j’accuse vivente per Bergoglio: vi basti pensare che il gesuita Rupnik, amico di Francesco, come riferisce persino Open con accuse pesantissime di stupri e violenze psicologiche su suore SI È VISTO REVOCARE LA SCOMUNICA, mentre don Minutella, che ha avuto l’unica “colpa” di dire che Bergoglio non era canonicamente il papa se ne è viste appioppare due. (Un nonsense, dato che la scomunica è per forza singola). Se l’elezione di Bergoglio si è svolta regolarmente, cosa ci voleva a chiarirgli le idee mettendogli a fianco l’ultimo dei canonisti? E invece giù con le randellate. Del resto, c’è poco da fare: la questione canonica non è recuperabile.

E allora la domanda nasce spontanea: perché Milo Infante non indaga sulla scabrosa, vergognosa vicenda del potente gesuita Rupnik, invece di ruspare sui tramezzi di cartongesso del centro di Carini e l’acqua benedetta di don Minutella?