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Quotidiano ABC: Maduro e M5S, finanziamenti per 3,5 milioni

Nel 2010 Maduro avrebbe inviato una valigetta con 3,5 milioni di euro a Casaleggio per finanziare il Movimento Cinque Stelle. Scoop nel mondo politico

Nicolás Maduro

Nicolás Maduro

M5S e Maduro: Abc, noto giornale spagnolo, ha pubblicato il prima pagina uno scoop riguardante anche la politica italiana.

Nicolás Maduro nel 2010 avrebbe finanziato il Movimento Cinque Stelle. L’attuale presidente del Venezuela all’epoca dei fatti era il ministro degli Esteri del governo Chavez.

M5S e Maduro

Riportando dei documenti dei servizi segreti venezuelani, il quotidiano afferma che Maduro avrebbe spedito una valigetta contenenti 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano.

(Fonte ABC)

Il destinatario di questi soldi sarebbe Gianroberto Casaleggio, che li avrebbe usati per finanziare segretamente il neonato Movimento Cinque Stelle (fondato nel 2009 da Beppe Grillo).

L’intermediario invece sarebbe stato Gian Carlo di Martino, console diplomatico del Venezuela a Milano.

Come si legge sulle pagine di Abc, “Nicolas Maduro ha dato nel 2010 la sua autorizzazione all’invio di una valigia che conteneva 3,5 milioni di euro al Consolato venezuelano a Milano per finanziare in nero il M5s, un partito nato nell’ottobre del 2009 per fare una politica apartitica”.

Nel documento si legge che Casaleggio è il “promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista della Repubblica italiana”.

Lo scambio dei soldi

Abc sostiene che i 3,5 milioni di euro sono stati inviati “in maniera sicura e segreta attraverso una valigia diplomatica” secondo l’archivio di intelligence militare diretto nel 2010 da Hugo Carvajal.

Carvajal è un “profugo della Giustizia dopo che l’Audiencia Nacional ha approvato la sua estradizione negli Stati Uniti”, dove è indagato “per reati di narcotraffico e forniture di armi alla guerriglia colombiana”.

Secondo Abc, “la somma destinata a finanziare il M5S proviene da fondi riservati amministrati dall’allora ministro dell’Interno e oggi vicepresidente responsabile dell’Economia, Tareck el Aissami, una delle persone più vicine a Maduro”.

Il governo venezuelano

Il quotidiano Abc fa sapere che “il governo venezuelano ha scelto di non rispondere alle domande inviate dal giornale e destinato a Maduro”.

Anche l’attuale leader del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, il precedente leader politico Luigi di Maio, il console venezuelano a Milano Gian Carlo di Martino e Beppe Grillo hanno avuto possibilità di replica.

“Nessuno di loro – fa sapere Abc – ha risposto alle domande di questo quotidiano”.

Le reazioni politiche

L’articolo ha suscitato molteplici reazioni negli ambienti politici italiani.

La ministra della Famiglia Elena Bonetti ha dichiarato:

“Non commento. Il caso deve essere affrontato in altri contesti che valutino la regolarità della cosa. Io credo che oggi si possa ragionare di altri temi prioritari per il Paese. Certo sono questioni che poi verranno approfondite nelle sedi opportune e non è certo mio compito oggi farlo”.

Graziano Delrio, capogruppo del Partito Democratico, ha definito le notizie come “indiscrezioni giornalistiche di cui non abbiamo contezza della veridicità. Cerchiamo di fare insieme il bene di questo Paese, ogni partito ha le sue dinamiche, i suoi rapporti e le sue relazioni”.

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha dichiarato in una nota:

Se quanto riportato dal quotidiano spagnolo Abc fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un finanziamento irregolare e segreto da parte di uno dei governi più controversi del Sudamerica alla forza politica che oggi esprime il presidente del Consiglio e che ha la maggioranza relativa in Parlamento”.

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