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Quirinale, la situazione al primo giorno di votazioni: parte la corsa al Colle

Oggi 24 gennaio è la prima giornata di votazioni per il Quirinale: ancora molti dubbi e incertezze sul possibile esito

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Il Quirinale

Oggi 24 gennaio è la prima giornata di votazioni per il Quirinale. Una situazione di incertezza, però, regna ancora sovrana data la mancanza di accordi tra i partiti e la possibilità di molte schede bianche oggi, in attesa di trovare una quadra. Per le 15 è infatti previsto il primo scrutinio: il presidente della camera Fico, insieme alla Casellati, hanno convocato il parlamento in seduta comune.

Fico leggerà solo i cognomi

Secondo quanto riporta l’ANSA durante lo spoglio Fico leggerà solo i cognomi lì dove il soggetto sia univocamente individuabile. Ciò avverrà anche lì dove nella scheda siano presenti più informazioni. Leggerà nome e cognome soltanto nel caso in cui entrambi siano riportati nella scheda e la lettura del solo cognome non consenta l’univoca attribuzione del voto.

Salvini allontana Draghi dal Quirinale: “Pericoloso toglierlo dal governo”

Ieri Salvini ha risposto ad alcune domande parlando della situazione legata al Colle, ai nomi per la destra e a Mario Draghi. Si è di fatto schierato dalla sua parte, ancora una volta, ma non per il Quirinale. “Togliere dall’incarico di presidente del Consiglio Draghi sarebbe pericoloso per l’Italia” ha infatti dichiarato. E i candidati? Ancora non si sa nulla: “Sto raccogliendo una lista di nomi di assoluto spessore. Li faremo nelle prossime ore, due, tre, quattro. Io spero che da sinistra non arrivino solo no, perché l’Italia merita una scelta veloce e condivisa, non merita confusione“. Si è infatti saputo, tramite le parole del diretto interessato, che non ci sono possibilità di vedere Berlusconi al colle, in quanto “serve una figura che unisce“.

Letta vs Salvini per il Quirinale

Nel frattempo Enrico Letta apre a un dialogo con Salvini e con il centrodestra, ma solo con il fine di trovare un nome che possa accontentare tutti: “Noi diciamo al centrodestra ‘non candidate uno di voi, noi non candidiamo uno di noi’: c’è bisogno di una candidatura super partes. Credo sia possibile farlo. Domani incontrerò Salvini”. D’altra parte sembra esserci, però, meno aria di dialogo da parte del leader della Lega, che ha twittato contro l’ex presidente del Consiglio.

Giuseppe Conte: “Ora si può dialogare”

Nella giornata di ieri ha parlato anche Giuseppe Conte, facendo riferimento alla caduta della candidatura di Berlusconi, il “creatore del centrodestra”, puntando a un obiettivo condiviso da tutti. “Non abbiamo parlato di candidati, ma il venire meno della candidatura del fondatore del centrodestra è un passaggio importante perché significa che abbiamo la prospettiva di avviare contatti con le altre forze politiche per condividere la scelta finale. Noi abbiamo 235 grandi elettori che sono teste pensanti con l’obiettivo di mettere a disposizione i voti per i cittadini”.

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