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Quanti sono i residenti stranieri a Roma e nel Lazio e che lavoro fanno?

I residenti stranieri nel Lazio sono 615.108, con una predominanza della comunità romena, che conta 196.473 persone

Commercio ambulante a Roma

E’ stato presentato a Roma il “Dossier Statistico dell’Immigrazione 2023”, redatto dal Centro Studi e Ricerche Idos. Questo documento offre una panoramica dettagliata sulla presenza e l’impatto dei residenti stranieri nel Lazio, rivelando dati significativi sul loro contributo alla vita quotidiana e al mondo del lavoro nella regione.

Una popolazione multietnica a Roma e nel Lazio

Secondo il dossier, i residenti stranieri nel Lazio sono 615.108, con una predominanza della comunità romena, che conta 196.473 persone. Seguono le comunità filippina (42.373), bangladese (40.318), indiana (31.286) e albanese (23.054). Questa diversità demografica arricchisce il tessuto sociale della regione, influenzando vari aspetti della vita quotidiana, dalle tradizioni culturali alla gastronomia.

Il contributo degli stranieri residenti nel mondo del lavoro

L’economia del Lazio beneficia significativamente della presenza dei lavoratori stranieri, che rappresentano il 12,6% del totale degli occupati. Tuttavia, nonostante la lieve diminuzione della disoccupazione, i cittadini stranieri, in particolare le donne, continuano a incontrare difficoltà nel mercato del lavoro. La maggior parte degli occupati stranieri, il 73,2%, è impiegata nel settore terziario, con una presenza rilevante nel commercio (12,4%) e nel lavoro domestico (24,5%). L’industria assorbe il 18% dei lavoratori stranieri, con una significativa partecipazione nel settore delle costruzioni (12,2%), mentre l’8,8% lavora in agricoltura, un settore che coinvolge solo l’1,9% dei lavoratori italiani.

Imprese a gestione straniera

Le imprese gestite da immigrati costituiscono il 13,2% delle imprese attive nel Lazio, superando la media nazionale del 10,8%. Nella Città Metropolitana di Roma è attivo oltre l’80% delle imprese condotte da immigrati della regione, con una predominanza nei servizi (49.454), seguiti dall’industria (19.389) e dall’agricoltura (1.463). I settori più attrattivi per le imprese immigrate sono il commercio (31%), le costruzioni (21,2%) e i servizi alle imprese (10%). Inoltre, si registra una lieve crescita delle attività autonome a gestione femminile, che raggiungono il 22,7% del totale.

Provenienza dei titolari di imprese

Tra i titolari di imprese individuali, le nazionalità più rappresentate sono il Bangladesh (22,3%), la Romania (16,8%) e il Marocco (7,1%). Questi dati sottolineano l’importante ruolo degli immigrati nell’imprenditoria locale, contribuendo alla diversificazione e all’innovazione del tessuto economico regionale.

Il commento del Segretario Generale della Cisl del Lazio

Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl del Lazio, ha commentato il dossier sottolineando l’importanza di utilizzare queste informazioni per orientare le politiche sindacali e sociali. “Il dossier offre una fotografia chiara della realtà migratoria e il suo legame con le questioni sociali e occupazionali. È incoraggiante vedere che il tasso di sindacalizzazione degli stranieri supera quello degli italiani. Il lavoro migrante rappresenta già una risorsa significativa, ma è necessario migliorarne la qualità, la contrattazione e le competenze”.

Il “Dossier Statistico dell’Immigrazione 2023” evidenzia come i residenti stranieri siano una componente essenziale della vita quotidiana e del mondo del lavoro a Roma e nel Lazio. La loro presenza non solo arricchisce il panorama culturale della regione, ma contribuisce anche in modo sostanziale all’economia locale.