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Roma. PUP Giulio Agricola: quattro anni di scempio

Un compleanno “sui generis” quello festeggiato ieri da cittadini e residenti

Un compleanno triste, quello che hanno festeggiato ieri i residenti in viale Giulio Agricola: era il 2010, quando, in base a un progetto voluto dalle precedenti amministrazioni, venivano abbattuti i platani della via per avviare i lavori per la realizzazione del PUP (Programma Urbano Parcheggio).

Nel frattempo, il Municipio e il Comune sono intervenuti, nel corso degli anni, con 2 atti a chiedere l’espunzione del PUP. Già tempo fa Anna Maria Turnaturi, del Comitato DifendiAmo Roma, e Fabrizio Santori, consigliere regionale, denunciavano che “non solo non sono stati eseguiti interventi che non sappiamo mai quando verranno ripristinati, non solo un’intera area è ancora cantierizzata, ma lo stesso cantiere è oramai invaso da rifiuti, incuria, abbandono”.

Per tutti questi motivi, ieri, il Coordinamento Salviamo Giulio Agricola ha organizzato un presidio, con un gazebo, allestito proprio sul viale dello scempio per dire che “non c’è posto in questo quartiere e in questa città per gli assassini di alberi e i devastatori di interi quartieri” e per chiedere l’immediata rimozione del cantiere, la cui permanenza, negli anni, non solo ha danneggiato il quartiere e i residenti in termine di decoro e degrado, ma anche i commercianti in termini imprenditoriali.

“La revisione del Piano Urbano Parcheggi nelle diverse realtà della città dovrebbe essere una delle priorità di questa Amministrazione comunale, l’immobilismo del sindaco Marino lo si vede ogni giorno anche nello status quo che tante zone vivono sulla propria pelle con cantieri aperti e previsioni di progetti assolutamente inutili se non incompatibili con il territorio nei quali sono previsti. I romani vivono come una spada di Damocle le mancate decisioni anche su questi temi” – dichiara Fabrizio Santori.

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