Prima pagina » Cronaca » Pup Giulio Agricola, cantiere abbandonato e nel degrado

Pup Giulio Agricola, cantiere abbandonato e nel degrado

Dal 2010 al 2014: dopo 4 anni il cantiere è fermo e abbandonato al degrado

Quella dei PUP (Piano Urbano Parcheggi) iniziati, e mai completati, a Roma è ormai una realtà consolidata. Dopo avervi illustrato quello di via Leonardo Da Vinci, nel quartiere di San Paolo, che ha sottratto una carreggiata alle macchine, stavolta tocca a quello di viale Giulio Agricola.

Era il 2010, quando furono abbattuti i platani della via per dare inizio al PUP. "Dopo 16 mesi dal mancato rinnovo di occupazione di suolo pubblico da parte dell'azienda privata che doveva portare a compimento il PUP, e soprattutto dopo 2 atti – uno municipale ed uno comunale, dove di fatto si chiedeva l'espunzione del PUP – il cantiere è ancora lì, impedendo ai cittadini di poter usufruire di una vasta superficie di suolo pubblico, e soprattutto facendo convivere il quartiere con una situazione di degrado e di disagio quotidiani" – denunciano Anna Maria Turnaturi, esponente del Comitato DifendiAmo Roma, e Fabrizio Santori, consigliere alla Regione Lazio. I due, hanno anche effettuato un sopralluogo, che si è reso necessario a seguito delle segnalazioni dei residenti.

Turnaturi e Santori segnalano che "non solo non sono stati eseguiti interventi che non sappiamo mai quando verranno ripristinati, non solo un’intera area è ancora cantierizzata, ma lo stesso cantiere è oramai invaso da rifiuti, incuria, abbandono. Questo stato delle cose sta compromettendo il decoro della zona e anche la serenità dei residenti, oltre che penalizzare gli stessi commercianti della zona, i quali presumibilmente si appelleranno alla legge per far valere i loro diritti di imprese penalizzate". 

"I comitati di quartiere e i residenti sono sul piede di guerra, è da due anni che convivono con questo degrado e nessuno li risarcirà di tutte le problematiche vissute in questi mesi. E’ ora a questo punto di formalizzare il decadimento del progetto e di riconsegnare l’area ai cittadini" – continuano e concludono Santori e Turnaturi.

Lascia un commento