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Psicologi, farmacisti, biologi: caos esame di stato, tirocinio, abilitazione

Psicologi, farmacisti, biologi uniti per chiedere l’equiparazione del tirocinio professionalizzante. Caos per l’Esame di Stato in modalità online

Psicologi, farmacisti, biologi

Psicologi, farmacisti, biologi

Nella pandemia da Covid-19 e nella successiva fase di ripartenza, ciò che è stato completamente dimenticato è il mondo dell’Università. Il ministro Gaetano Manfredi, non ha saputo dare voce alle mille difficoltà che gli studenti italiani stanno affrontando in questa difficile situazione.

In Italia ci sono migliaia di psicologi, farmacisti, biologi laureati e in attesa di sostenere l’Esame di Stato per l’abilitazione professionalizzante, step fondamentale per la successiva iscrizione all’albo professionale.

Psicologi, farmacisti, biologi: le richieste

Psicologi, farmacisti e biologi si sono quindi uniti in una sola voce, cercando di far valere le loro ragioni. Molte le manifestazioni in diverse piazze d’Italia (Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze e molte altre): la richiesta è l’equiparazione del tirocinio professionalizzante all’esame di Stato.

Una misura del genere è già stata adottata per i laureati in medicina e scienze infermieristiche. Il Decreto Cura Italia di marzo prevede infatti l’abilitazione professionalizzante con il riconoscimento del tirocinio.

L’abolizione dell’esame di stato senza abilitazione è incostituzionale come misura ma non la richiesta di equiparazione del tirocinio professionalizzante.

La psicologia rientra fra le professioni sanitarie ed è per questo motivo che chi deve sostenere l’esame di stato si sente totalmente abbandonato e inascoltato delle istituzioni.

Durante la pandemia non sono stati solo i medici e gli infermieri a svolgere il loro lavoro. Pasquale Romeo, uno dei portavoce degli psicologi in questa battaglia, sostiene che:

“Lo psicologo ha un ruolo essenziale nel benessere psicofisico del cittadino, soprattutto in un periodo del genere, al pari di tutte le altre professioni sanitarie”.

Le risposte della politica

Alcuni portavoce delle proteste sono riusciti ad interfacciarsi con alcuni esponenti politici, sia della maggioranza che dell’opposizione.

La Lega di Matteo Salvini ha presentato per prima un emendamento (6.7 testo 2) chiedendo il riconoscimento dell’abilitazione professionale grazie alla valutazione dei tirocini professionalizzanti.

Dopo prima della discussione in aula al Senato (26 Maggiore) l’emendamento è stato ritirato.

L’ultimo ad interessarsi di questa questione è stato l’onorevole Luigi Iovino (Movimento Cinque Stelle) che ha fatto sapere che all’interno del Decreto Rilancio ci sarà un emendamento specifico per gli Esami di Stato abilitanti.

Grosse polemiche hanno suscitato le parole del Ministro dell’Università Manfredi ai microfoni di SkyTg 24. Il ministro ha infatti dichiarato di voler rendere abilitanti le lauree in farmacia, odontoiatria e veterinaria.

I dottori in psicologia si sono quindi nuovamente sentiti esclusi, non vedendosi riconosciuto un tirocinio postlaurea gratuito e obbligatorio di 1000 ore.

Un esame pieno di incognite

Normalmente l’esame di Stato si tiene due volte l’anno, una a Giungo e una a Novembre. Le prove di esame sono molteplici e complesse, distribuite infatti in un arco di diversi mesi.

In piena pandemia da coronavirus non ci sono ancora notizie certe su come verrà svolto l’esame. Intano il ministro Manfredi ha spostato i termini della prima sessione d’esame dal 16 Giugno al 16 Luglio.

Secondo quanto comunicato fino ad oggi, la sessione d’esame del 16 Luglio per gli psicologi consisterà in un unico colloquio online. Le modalità di svolgimento e le tempistiche sono ancora tutte da decidere.

Come ci ha raccontato anche Pasquale Romeo, un esame svolto con tali modalità porterebbe inevitabilmente a delle disuguaglianze fra candidati. Alcune persone verrebbero esaminate nelle prime settimane, altre invece avrebbero molto più tempo per prepararsi.

Un’altra grande incognita è la discrezionalità delle università italiane: alcuni atenei hanno infatti pubblicato dei bandi dove viene specificato che, nel caso in cui salti la connessione internet durante la valutazione d’esame, spetterà alle esaminatrici decidere un’eventuale bocciatura, escludendo ogni possibilità di rimborso della tassa d’iscrizione.

Per il 12 Giugno è prevista una grande manifestazione a Montecitorio dalle ore 14:00 alle ore 18.00

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