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Presentata la proposta di legge di modifica su infermità e seminfermità mentale

“La proposta non consente più che assassini efferati restino impuniti”, sostiene l’onorevole Antoniozzi

R.E.M.S., strutture sanitarie di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali

Struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali

L’onorevole Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha depositato la proposta di legge di modifica degli artt 88 e 89 del codice penale che disciplinano l‘infermità e la seminfermità mentale. “Noi proponiamo – dice Antoniozzi – l’introduzione determinante della discriminante psicotica nella valutazione. La nostra legislazione risente degli effetti della sentenza n. 9136 della Cassazione a sezioni unite – sottolinea – nella relazione tecnica che conferisce dignità ai disturbi di personalità.

Antoniozzi: “Nostra proposta non consente più che assassini efferati restino impuniti”

Tutto questo ha determinato una serie di impunità assolute che hanno fatto registrare, come nel caso del killer di Prati a Roma, possibilità di poter uccidere tranquillamente in recidiva. Tutto questo ha intasato le Rems non consentendo di poter curare adeguatamente chi ha reale bisogno”. Le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) sono strutture sanitarie di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.

“La nostra proposta non è ideologica – precisa l’esponente di Fratelli d’Italia – recepisce la sentenza della Corte Costituzionale del 2022, garantisce a chi è davvero malato la non punibilità ma non consente più che assassini efferati restino impuniti”.

“Hanno aderito 95 direttori di Dipartimento di Salute Mentale”

“Abbiamo registrato l’adesione di ben 95 direttori di dipartimento di salute mentale – prosegue – su un piano che non conosce fazioni. Nel contempo concorderemo sempre maggiori possibilità terapeutiche in carcere per chi ha necessità di assistenza, ma separeremo nettamente situazioni che hanno aspetti diversi”.

“Ringrazio chi ha collaborato al Ddl – conclude – e confermo che si tratta di una norma che vuole realmente garantire diritti a chi non è punibile ma altrettanti alle tante famiglie italiane che hanno dovuto piangere ingiuste morti”. (Com/Fde/ Dire)