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Pranzo GRATIS, da ottobre devono darti i buoni pasto per legge | Se lavori 6 ore devi richiederli subito

Buoni pasto lavoratori

La sentenza della Cassazione garantisce il diritto ai buoni pasto per i lavoratori con turni superiori alle sei ore - Romait.it - foto Canva

Arrivano le pause pranzo a titolo gratuito per i lavoratori: l’incredibile sentenza cambierà per sempre la loro vita professionale.

Milioni di dipendenti ogni giorno fanno affidamento sui buoni pasto per consumare il pranzo durante l’orario lavorativo. Questi ultimi vengono tradizionalmente utilizzati presso la mensa dell’azienda oppure in ristoranti o esercenti convenzionati con la suddetta.

Una cosa è certa: si tratta di un sistema che permette agli italiani di risparmiare parecchi soldini nel corso di un intero anno solare. Una cosa da non sottovalutare se si considerano i recenti rincari di beni e servizi che hanno messo finanziariamente in ginocchio moltissime famiglie.

Tuttavia, finora non tutti avevano diritto ad usufruire di questi comunissimi benefit, almeno fino alla recente sentenza della Cassazione, che trasformerà per sempre le modalità lavorative delle persone che vantano un’occupazione.

Arrivano i buoni pasto tanto desiderati

Un gruppo di lavoratori turnisti impiegati nel settore sanitario presso l’Azienda Provinciale di Messina ha deciso di rivolgersi alla Cassazione per vedersi riconosciuto il proprio diritto ai buoni pasto considerato che la policy dell’azienda limitava quest’ultimo ai dipendenti non turnisti che rientravano nel pomeriggio.

Prendendone in esame in caso, la sentenza ha stabilendo che qualsiasi turnista che lavora nel medesimo ambito per oltre sei ore consecutive ha diritto a consumare un pasto, a prescindere dal turno svolto. Si tratta dunque di una vera e propria svolta che influirà positivamente sulla vita di decine di migliaia di italiani.

Lavoratori sanità
La sentenza della Cassazione garantisce il diritto ai buoni pasto per i lavoratori con turni superiori alle sei ore – Romait.it – foto Canva

Le implicazioni per i lavoratori e i datori

Nonostante la natura dell’impiego sanitario, che spesso richiede un’assistenza continua che non consente l’accesso fisico alla mensa, il diritto ai buoni pasti sussiste, ma si trasforma semplicemente nella forma del buono pasto sostitutivo. A questo riguardo la Cassazione è stata chiara: la peculiarità di questo impiego non deve essere un pretesto per negare ai lavoratori un diritto fondamentale.

Tale decisione presenterà delle ripercussioni per tutto il mondo della Sanità nazionale, composta da migliaia di infermieri e tecnici. Le aziende infatti saranno costrette a riorganizzare il proprio regolamento, allineandosi con quanto dichiarato dalla sentenza della Cassazione. Ciò porterà probabilmente anche ad un notevole impatto economico poiché dovranno essere stanziati ulteriori fondi per garantire i buoni pasto a tutti i lavoratori che vantano un turno più lungo di sei ore.