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Politica: Interrogazioni e inchieste parlamentari specchio per allodole

L'iter di questo teatrino ha del rocambolesco, che può iniziare solo dopo essere arrivati al cospetto di un Parlamentare, "non importa il colore di appartenenza o il nome", perché al nostro interlocutore interessa solo la problematica irrisolta da anni, disposto a parlare con chi riesce ad ascoltarlo. Inizia così la marcia del povero cittadino che chiameremo "Pinguino" e che dovrà sobbarcarsi spese e tempo per incontrare il politico che ha deciso di passare dalle sue parti per un incontro con i politici di zona, il povero Pinguino inizia questa marcia, dovrà farsi avanti e portare al cospetto del parlamentare tutte le carte e le documentazioni raccolte, ma la serata come sempre succede è dedicata ai selfie e all'abbuffarsi, difficile prendere la parola ed esporsi, fermato e offeso dalle persone al seguito del politico, dicendo in alcuni casi se gentile "ma le sembra il momento?".
Tra una foto e una badilata di fettuccine, se fortunato il pinguino arriverà ad avere un contatto diretto, una mail o un recapito telefonico della sua segreteria, tanto da poter iniziare l'approfondimento nei dettagli della vicenda da portare magari ad una interrogazione parlamentare e perché no…. ad un'inchiesta, e via altri giri altro tempo e altro denaro sottratto alla famiglia, ma tutto si fa per arrivare alla soluzione del problema.
Dopo l'invio delle sue carte, il povero Pinguino è li fermo davanti al telefono e aprirà ogni mattina la propria mail con la speranza di una risposta, che come sempre tarda ad arrivare, ma lui non demorderà, continuerà la sua marcia frequentando cene e incontri politici e pagando a sue spese per vedere che fine faranno le sue carte tanto meticolosamente raccolte e spingi qua e spingi là, con telefonate, mail e conferenze, che per lo più sono teatrini inutili con argomentazioni lontane dai veri problemi della gente e nelle quali si parla di tutto e di niente, anche perché il politico invitato non sa nulla del territorio e parla come un pappagallo imbeccato dai suoi uomini di fiducia, in alcuni casi non conosce nemmeno la strada per arrivare nel luogo dell'incontro, al povero pinguino sempre più avvilito e sconcertato non rimane altro che dare il tutto per tutto, alzarsi in piedi a mezza assemblea pubblica, fuori tempo e fuori luogo e pretendere la parola, forse sconclusionato, forse ha da dire troppe cose, e non sa in quanto tempo può esporre prima che gli tolgano la parola, e non preparato alla folla di cui è attorniato, ma si lancia e… "Vittoria!", riesce a smuovere qualcosa, forse per pena, o forse denunciando ai relatori argomenti a cui non ci si puo' più sottrarre, raggiungerà il suo obiettivo e allora interrogazione e inchiesta sia. Ma dopo due anni, il tempo della schiusa di due covate, il povero pinguino constaterà che tutta la carta usata è servita a nulla, tutto il suo lavoro ridotto a due righe di battute lette in un'aula mezza vuota e un'inchiesta seguita da persone impegnate a vedere facebook o netflix.
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