Roma ovest rasa al suolo, dopo 50 anni ecco cosa ne faranno di quella zona dimenticata | Piane esecutivo firmato
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Dopo oltre mezzo secolo di attese, promesse e progetti rimasti sulla carta, alcune delle ex borgate di Roma ovest si preparano a cambiare volto. La giunta capitolina ha infatti approvato il piano esecutivo di recupero urbanistico dei nuclei ex abusivi, segnando un passaggio decisivo per territori che da decenni vivono ai margini della città, soprattutto sul piano dei servizi e delle infrastrutture.
Non si tratta di avvicinare fisicamente queste aree al centro storico, ma di colmare un divario strutturale che ha penalizzato intere comunità. Quartieri cresciuti senza una vera pianificazione urbanistica, spesso privi di scuole, spazi verdi, impianti sportivi e luoghi di aggregazione, entrano ora in una nuova fase di sviluppo regolato e riconosciuto.
Il piano per le ex borgate: cosa prevede il recupero urbanistico
L’approvazione riguarda i territori di Colle Fiorito, via della Storta, via Rivoli, Cerquette Grandi e Colle Selvotta, tutti situati nel Municipio Roma XIV. Si tratta di aree nate come nuclei di edilizia ex abusiva, inserite in un percorso di recupero avviato dall’amministrazione comunale già a partire dalla metà degli anni Settanta.
Con il via libera della giunta, questo lungo iter trova finalmente una concreta attuazione. Il piano consentirà non solo di completare e regolarizzare le abitazioni, ma soprattutto di dotare i quartieri di quei servizi essenziali mai realizzati in modo organico. L’approvazione è arrivata al termine di un articolato percorso partecipativo che ha coinvolto istituzioni e comunità locali.

Scuole, parchi e sport: le nuove centralità del territorio
Il progetto individua quattro centralità urbane, pensate come nuovi poli di vita sociale e servizi. La prima sorgerà nell’area dell’attuale campo sportivo, conosciuto come “campetto delle Cerquette”, considerato un luogo identitario del quartiere. Qui sono previsti un centro sportivo, una piazza di quartiere e uno spazio destinato alla realizzazione di una parrocchia.
La seconda centralità punta invece sul valore ambientale: le aree boscate interne al piano, insieme al sistema dei Laghetti, daranno vita a un vero e proprio polmone verde per il quartiere. La terza e la quarta centralità sono collocate su via della Storta e prevedono servizi e attività non residenziali di uso pubblico, organizzati attorno a piazze urbane servite da parcheggi e viabilità secondaria, con l’obiettivo di completare il tessuto urbano.
Il piano esecutivo individua inoltre circa 40.000 metri quadri di servizi pubblici distribuiti sull’intero territorio. Tra le opere previste figurano 3 asili nido, 2 scuole dell’infanzia, 2 scuole elementari e 5 attrezzature di interesse comune, colmando carenze storiche che hanno pesato sulla qualità della vita dei residenti.
Soddisfazione è stata espressa dal Campidoglio. L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, ha parlato di un intervento di riqualificazione con straordinaria valenza naturalistica, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e della volontà delle comunità locali. Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica del Municipio XIV, Giuseppe Strazzera, che ha evidenziato come l’approvazione legittimi finalmente dal punto di vista urbanistico una vasta porzione di periferia, contribuendo a sanare un divario infrastrutturale atteso da decenni.
