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Piramide Cestia, i lavori di restauro si concludono in anticipo

Incontro tra il mecenate giapponese Yuzo Yagi e il ministro Dario Franceschini. Il restauro è costato 2mln di euro

Incontro tra Yuzo Yagi e Dario Franceschini: l’uno il mecenate giapponese che con 2 milioni di euro ha finanziato il restauro della Piramide Cestia a Roma, l’altro il ministro dei Beni Culturali. I due hanno effettuato un sopralluogo al cantiere che, secondo quanto si apprende, si concluderà “tre mesi prima del cronoprogramma”. Tanto che Yuzo Yagi, commentando l’andamento dei lavori, avrebbe esclamato: “Very well!”.

Poi, però, il mecenate giapponese ha puntato il dito contro gli italiani, pur riconoscendoci qualche merito: “Gli archeologi e gli architetti che stanno lavorando al restauro sono molto seri – ha dichiarato – E anche se italiani sono sorprendentemente tutti puntuali. Da quarant'anni faccio affari nel campo tessile e della moda con gli italiani: sono molto creativi, ma non proprio puntuali. E invece stavolta finiscono prima della scadenza programmata”.

Dopo la notizia di ieri, dell’accordo tra il sindaco Ignazio Marino e il presidente azero riguardo le operazioni di scavo ai Fori Imperiali, all’ipotesi di nuove collaborazioni, Yagi risponde: “Perché no”, sottolineando come in Italia esistano molte bellezze, alcune “addormentate”.

“La donazione di Yagi – ha dichiarato da parte sua il ministro Franceschini – è un esempio da seguire, uno stimolo e un monito per tutte le aziende italiane che hanno fin qui manifestato la volontà di fare atti di liberalità per il nostro patrimonio storico artistico lamentando però il fatto che lo stato non prevedeva incentivi fiscali per tali donazioni. Yagi è un mecenate puro e ha finanziato il restauro di questo monumento prima con un milione e di euro poi con un altro milione. Le aziende italiane, adesso, con l'art bonus, possono detrarre fino al 65% della somma donata: si tratta quindi di un incentivo fiscale formidabili e credo veramente che non ci sia più alibi”.

*Foto dal profilo Twitter Dario Franceschini

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