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Perugia, chiede 600mila euro all’amante dell’ex moglie: la decisione dei giudici

I giudici hanno negato la richiesta dell’uomo, condannandolo, inoltre, a pagare settemila euro di spese legali

Toghe

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Come riportato da Il Messaggero, tra Deruta, Spoleto e Perugia, un triangolo amoroso è arrivato in tribunale con una curiosa richiesta. Un uomo ha infatti chiesto 600mila euro all’amante dell’ex moglie per aver rovinato la sua famiglia.

Toghe (Immagine di repertorio)
Toghe (Immagine di repertorio)

L’adulterio però non più reato, e quindi l’uomo ha chiesto conto ai giudici civili della violazione dei doveri di fedeltà. Tuttavia, non nei confronti dell’ex moglie, ma dell’amante, considerato “terzo” e istigatore. Secondo una rilettura degli articoli del codice civile da parte degli avvocati dell’ex marito, infatti, il tradimento diventa un illecito “che quando produce danno dà titolo al coniuge tradito di chiedere il relativo risarcimento anche nei confronti del terzo”.

Chiede 600mila euro all’amante dell’ex moglie

La domanda dell’uomo, però, è stata respinta fino alla Corte d’Appello. In primo grado i giudici non hanno nemmeno considerato provata l’infedeltà, nonostante varie testimonianze avanzate dal 54enne di Spoleto. I giudici d’Appello, infatti, hanno stabilito il “diritto di autodeterminazione” per il presunto amante, “nonché della propria libertà sessuale, costituzionalmente garantiti”.

Nella sentenza, inoltre, si legge che “deve escludersi che in capo al terzo – estraneo alla coppia coniugale – sia astrattamente configurabile alcun obbligo di fedeltà, né che dalla violazione dell’obbligo ad opera del coniuge infedele possa discendere una responsabilità risarcitoria del terzo”. Un precedente importante per future simili situazioni, considerato che il 54enne è stato condannato anche a pagare 7mila euro di spese legali.