Pensioni tagliate, INPS conferma la cancellazione di oltre 300€ già da giugno: approvata la norma che era in ballo da anni | Sarà un’estate nera

In arrivo un brutto colpo - pexel - romait.it
Allarme pensioni: con questa norma tagliano pesantemente gli assegni. Da giugno ti spettano 300 euro in meno
Andare in pensione è uno dei momenti più attesi nella vita lavorativa di una persona. Dopo anni, spesso decenni, di attività e sacrifici, arriva il tempo del riposo e della stabilità economica garantita da un assegno mensile.
Ma che cos’è, in concreto, la pensione? Si tratta di un trattamento economico erogato dallo stato, attraverso l’Inps, a chi ha raggiunto determinati requisiti anagrafici e contributivi. È il risultato tangibile di anni di versamenti obbligatori, effettuati sia dal lavoratore che dal datore di lavoro, che vanno a costruire nel tempo una sorta di tesoretto destinato a sostenere il reddito una volta cessata l’attività.
L’accesso alla pensione dipende da una combinazione di fattori: l’età, il numero di anni di contributi versati e la tipologia di lavoro svolto. Esistono infatti diverse forme di pensionamento, ovvero anticipata, di vecchiaia, di invalidità, e anche quella sociale per chi ha situazioni economiche particolarmente difficili.
In generale, oggi si va in pensione intorno ai 67 anni di età, ma ci sono molte variabili. La carriera lavorativa discontinua, i contratti a tempo determinato, le interruzioni dovute a maternità o malattia, tutto incide sull’anzianità contributiva.
Il dibattito sull’età pensionabile
È per tali ragioni che diventa sempre più importante monitorare con attenzione il proprio estratto conto contributivo e conoscere i propri diritti.
Ogni anno, poi, si accende il dibattito politico e sociale sull’età pensionabile. Si tratta di una questione complessa, che ogni governo affronta a modo suo, cercando di trovare un equilibrio tra sostenibilità economica e giustizia sociale.
Ci sono stati anni in cui si è potuto andare in pensione prima, con strumenti come Quota 100 o Opzione donna, e altri in cui sono stati imposti paletti più rigidi per garantire la tenuta del sistema previdenziale. Riformare le pensioni è diventato ormai un passaggio obbligato per ogni esecutivo, e ogni cambiamento viene accolto con preoccupazione da milioni di lavoratori.

I tagli del mese di giugno
Proprio in queste settimane si torna a parlare di pensioni, ma non con buone notizie. Secondo quanto riportato da brocardi.it, a partire da giugno 2025 l’Inps procederà con dei tagli agli assegni pensionistici. Una notizia che ha già fatto sollevare un polverone e che coinvolgerà migliaia di pensionati. Il motivo pare sia una ricalibrazione dovuta ai conguagli delle rivalutazioni delle pensioni effettuate negli ultimi mesi, che hanno portato ad erogare importi superiori a quelli effettivamente spettanti.
In sostanza, i pensionati che hanno ricevuto più del dovuto nel corso del 2023 si vedranno ora trattenere parte della pensione per rientrare nei parametri stabiliti. Il taglio non riguarderà tutti, ma solo chi ha beneficiato di importi errati. Un’amara sorpresa per molti, che si troveranno a giugno con un assegno ridotto, proprio in un momento in cui il costo della vita è già un fardello pesante per chi vive con una pensione.